Festa del 25 aprile, il partigiano: "Aprite le finestre, appendete il tricolore"
Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale in vita della gloriosa Brigata Maiella, spiega l'importanza di festeggiare questa giornata: "E' la data che segna il passaggio dalla dittatura alla democrazia"
SULMONA. “Bisogna festeggiare a tutti i costi il 25 aprile, perché questa data segna il passaggio dalla dittatura alla democrazia”. L’invito alle celebrazioni della Liberazione arriva direttamente da Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale in vita della Brigata Maiella, gloriosa formazione partigiana che condusse l’esercito alleato alla Liberazione.
“Si devono aprire le finestre, come cantava Modugno, sventolare il tricolore e ricordarsi quanto è stato fatto per liberare il nostro Paese – esorta Malvestuto con le sue 96 primavere ben portate - La memoria è importante e non va persa. Quello che mi spiace è che i giovani non sentono vicini certi valori e certi ideali, perché siamo in un’altra epoca storica e forse è normale. Anche se, noi come nonni ed educatori, dobbiamo fare il possibile per tramandarglieli”. Le polemiche di queste ore sulle defezioni alla cerimonia di Roma per Malvestuto perdono di senso. “E’ un errore non festeggiare" – dice con occhi vispi e lucidi – bisogna celebrare il giorno che segna il passaggio dalla dittatura alla democrazia. Le critiche di questi giorni non le capisco e i partiti sbagliano se non riconoscono l’importanza di questo anniversario”.
Domani non sarà in piazza Tresca per l’abituale cerimonia all’ombra del monumento dei caduti, ma il ricordo e il pensiero restano vivi e accesi su quei momenti, scolpiti nella memoria e nel cuore dell’ultimo ufficiale della Brigata Maiella.
Federica Pantano
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