Finte nozze per stare in Italia: 3 denunce
La moglie non riceve i 3mila euro pattuiti dopo il “sì” in Comune c on l’extracomunitario e fa scoprire l’imbroglio
AVEZZANO. Erano sposati da poco più di una settimana, almeno secondo la legge, ma lei, la moglie, l’ha “tradito” quando non ha visto i soldi promessi. Quei tremila euro che rappresentavano il compenso pattuito per le finte nozze necessarie a uno straniero per ottenere l’agognato permesso di soggiorno. La donna, residente ad Avezzano, si è presentata negli uffici del commissariato di polizia diretti da Paolo Gennaccaro e ha fatto scoprire l’imbroglio. Alla fine si è beccata pure una denuncia, così come un’altra donna marsicana che aveva organizzato le finte nozze e lo sposo, un extracomunitario di origine marocchina. Le tre persone finite nei guai devono rispondere del reato di favoreggiamento alla permanenza illegale sul territorio nazionale di cittadini stranieri. Si tratta di C.R., di 22 anni, S.M., di 30, e di E.K.H., 28enne, già sottoposto a un decreto di espulsione con intimazione del questore a lasciare il territorio nazionale. Secondo le indagini della squadra anticrimine del commissariato di Avezzano, guidata da Gaetano Del Treste, è emerso che i tre si erano accordati per regolarizzare la posizione del giovane espulso mediante un matrimonio fittizio con una cittadina italiana, celebrato al Comune di Avezzano (con tanto di scambio di fedi), che avrebbe consentito il rilascio all’uomo del titolo idoneo per restare in Italia.
I riscontri della squadra anticrimine sono partiti quando la sposa ha detto di avere avuto solo una minima parte dei 3mila euro promessi. In Comune sono stati acquisiti gli atti e si è scoperto l’inganno.
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