Fondi per i 300 precari della Asl, è scontro

Lolli e Pezzopane: «Usati i soldi del terremoto». Chiodi: «È falso, sono risorse della Asl»

L'AQUILA. «I soldi del terremoto per salvare i precari», la denuncia di Fabio Frullo (Uil) e Umberto Trasatti (Cgil) condivisa dal deputato Giovanni Lolli e dall'assessore comunale Stefania Pezzopane entrambi del Pd. «Le risorse sono già stanziate sui bilanci delle singole Asl, provenienti dal Fondo sanitario nazionale», la secca replica del presidente della Regione Abruzzo e commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi.

Secondo il sindacalista della Uil Fabio Frullo, «il decreto governativo prevederebbe un taglio del 50% delle spese sostenute per il precariato nell'anno 2010 ma le stesse sarebbero coperte attraverso l'utilizzo del decreto 39 ovvero quello del terremoto. Inoltre, i posti a disposizione, sarebbero coperti dalle procedure di mobilità e dallo scorrimento delle graduatorie già esistenti con il rischio concreto, per gli attuali precari, di avere un futuro estremamente breve all'interno della Asl aquilana».
«È uno scandalo» dicono Lolli e la Pezzopane, «il presidente Chiodi prende in giro ancora una volta la città gli aquilani. Avendo avuto modo di visionare in anteprima il testo del decreto numero 34 del 31 marzo 2011, non ancora pubblicato veniamo a scoprire che la soluzione annunciata per il problema dei circa 300 precari della Asl dell'Aquila, la cui mancata proroga dei contratti porterebbe ad un taglio dei servizi per i cittadini e praticamente alla chiusura di interi reparti ospedalieri, è diversa da quella che era stata annunciata. I maggiori oneri di spesa derivanti da questo decreto vengono coperti, per tutto l'Abruzzo, con i fondi del decreto 39, cioè con i finanziamenti per il terremoto».
Secca la replica di Chiodi. «Come al solito, il Pd, e nella fattispecie l'onorevole Lolli e la Pezzopane», osserva, «si limita ad una lettura superficiale e prevenuta di ogni atto, riuscendo a vedere oscure manovre anche laddove si opera nell'esclusivo interesse della comunità abruzzese. Lolli e la Pezzopane sostengono che le maggiori spese derivanti da questo decreto saranno coperti per tutto l'Abruzzo con i fondi del decreto 39, cioè con i finanziamenti del terremoto. Nulla di più falso. Come dico da tempo, ormai, le risorse sono già stanziate sui bilanci delle singole Asl, provenienti dal Fondo sanitario nazionale. La postilla "ove non fossero sufficienti" introdotta dal ministero dell'Economia è mera precauzione, cautela. Ma ripeto, non sarà necessario ricorrere ai fondi per il sisma in quanto i soldi già sono lì. La vertenza precari è stata risolta efficacemente da questo governo regionale in sinergia con quello nazionale. Un risultato straordinario che l'opposizione ha tutto l'interesse a sminuire, seminando disorientamento e falsi allarmismi nei lavoratori e nelle loro famiglie».

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