Forum con il nuovo sindaco dell'Aquila,Massimo Cialente

L'AQUILA. E' stato puntuale, Massimo Cialente, a quindici giorni dalla elezione a sindaco, all'appuntamento con il secondo forum de il Centro, con il direttore del quotidiano d'Abruzzo, Luigi Vicinanza, nella sala assemblee della Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila (Carispaq), gentilmente messa a disposizione dal direttore generale, Rinaldo Tordera, con la preziosa collaborazione di Luca Marchetti. Il direttore Vicinanza aveva lanciato l'idea di un secondo forum, al termine del primo, quello con tutti e cinque i candidati sindaci (Leopardi, Vittorini, Bergamotto e De Nicola), il 19 maggio. Il forum verrà trasmesso da Tv Uno domani, alle 21.

Cialente é stato sottoposto a un fuoco di fila di domande, alla presenza anche del sottosegretario Giovanni Lolli, poste anche dai lettori, direttamente in sala o via e-mail, sui temi più importanti e difficili dell'attività amministrativa che lo attende, dal numero degli assessori, alla metropolitana, ai rifiuti, viabilità, infrastrutture (parcheggi, aree verdi, spazi per la cultura, impianti sportivi), lavoro, Università, situazione delle società sportive cittadine, a cominciare da calcio e rugby.

Sindaco Cialente, é alle prese con la formazione della nuova giunta. E' un'impresa difficile, soprattutto sul numero di assessori (lei dice 8). Ci sono già certezze su alcuni nomi, come, ad esempio, Annamaria Ximenes?
Non ho certezze, se non su una cosa: tenere duro su ciò che ho promesso in campagna elettorale, cioé una giunta a otto (dicasi 8) assessori. Saranno assessorati "collegiali", non appannaggio di questo o quel partito. O si fa questo, oppure non saremo una città europea. In ogni caso, anche se non ci sarà l'accordo, vado in consiglio comunale con otto assessori e se non ci sarà la fiducia ce ne andremo tutti a casa. Se dobbiamo andare avanti con la logica dei partiti e del manuale Cencelli (un puro calcolo matematico), allora non basteranno neppure 14 assessori e vuol dire che non ci sarà nessuna riforma, soprattutto culturale, ma solo un altro blocco di potere. Non é per questo che ho voluto candidarmi a fare il sindaco della mia città. Questo, nel rispetto della coalizione. Nell'amministrazione passata c'erano i feudi, come una volta, ognuno sulla sua rocca, con i suoi soldati, ed erano impenetrabili anche per i dirigenti comunali, che d'ora in avanti dovranno fare il loro lavoro e bene, e dire se questa cosa proposta dal tale assessorato o dal sindaco si può fare o no. Spero, comunque, di chiudere la settimana entrante il discorso giunta. Con i soldi che risparmiamo, e già li ho trovati, apriremo un asilo nido nella zona Est della città (un altro poi a Paganica), perchè‚ ora quei pochi che ci sono sono tutti concentrati nella zona Ovest e abbiamo una lista con 120 famiglie in attesa.

E' più facile vincere le elezioni o poi governare?
Vincere le elezioni. Vale un po' per tutti, anche al governo, quando, soprattutto, si eredita una situazione difficile, complessa e sfilacciata. E nel mio caso, nel caso della nostra città, sto trovando una difficoltà maggiore di quella che pensavo. Ho una grande responsabilità, ben oltre il 53 per cento che mi hanno assegnato i miei elettori, perchè‚ sono il sindaco anche di chi non mi ha votato. Per questo dico che la questione degli otto assessori, ma anche molte altre che guardano al risparmio e a una maggiore funzionalità della macchina politico-burocratica e comunale come l'abolizione di enti e la riduzione di cda é per tutti una prova, una piccola riforma. Anche l'opposizione deve fare la sua parte, con molta più trasparenza.

A proposito di enti di Spa: qual é la situazione? Con quali criteri verranno fatte le nomine? Faranno parte del "bilancino" elettorale?
Voglio essere chiaro: anche su questo fronte la coalizione deve sentirsi tutta coinvolta. Ci sarà la possibilità, per chi non ha altri incarichi di governo o nella giunta, di avere una presenza all'interno delle aziende comunali. Naturalmente, non si condividono solo i posti, ma anche le responsabilità. Verranno indicate persone di valore, perchè il problema delle ex municipalizzate é che versano in una situazione molto grave, al di là dei bilanci approvati dall'ex amministrazione. Faccio un esempio: per le Spa é come se stessimo nuotando con una palla al piede che da un momento all'altro ci può trascinare sul fondo. Temo che per alcune aziende non si potranno pagare neanche gli stipendi ai dipendenti. Se finora é stato fatto, perchè, come nel caso del Centro turistico, non sono state pagate le rate dei mutui e ora la banca mi ha scritto dicendo che dobbiamo rientrare subito di 2 milioni di euro. Mi sono quindi affrettato ad istituire il Comitato per la vigilanza sulle Spa, da me presieduto, che dovrà fare un'analisi attenta. Per quanto riguarda le nomine nei cda, ho riaperto i bandi e ho già individuato alcuni nomi: non si tratta di persone "premiate", perchè‚ andranno a ricomprarsi un guaio: del resto la legge Bersani prevede che se un amministratore porta il bilancio in rosso per tre anni, non potrà più far parte di nessuna amministrazione per cinque anni.

Non é che sta facendo come Berlusconi, che dà sempre la colpa a chi ha governato prima di lui?
Se finora gli stipendi al personale delle Spa sono stati pagati, é perchèé si é fatto ricorso a una serie di magheggi e alla vecchia logica del "tanto paga Pantalone". Adesso bisogna cambiare aria. Ho preso contatti con il ministero degli Interni e voglio fare un "rating", cioé voglio avere una videata che metta a fuoco la realtà dei bilanci comunali. Da lì posso ripartire. Non guardo indietro, ma devo capire se dietro ho una voragine. Sono sindaco da 12 giorni, e ogni mattina sul tavolo mi arrivano fogli che preannunciano buchi, debiti, problemi.

Parliamo di tassazione comunale: Ici e Tarsu. Gli aquilani pagano una tassa sui rifiuti molto più alta che in altre città. Centi, dieci anni fa, tentò di risolvere il problema e, forse, perse per questo le elezioni. Tempesta ha fatto molte promesse, poi non mantenute. C'é una soluzione?
Credo che il costo della Tarsu sfiori i 12 milioni di euro, ho calcolato che ogni abitante paga 194 euro l'anno. Non si può continuare a portare i rifiuti fuori. Venerdì ho avuto una riunione con i tecnici: sulla raccolta differenziata ho chiesto tempo, perchè‚ servono strutture adeguate. Preferisco aspettare sei mesi, invece di fare una nuova bolla di sapone. Dobbiamo partire bene, sparare un solo colpo e fare centro. Dobbiamo sapere dove scaricare l'umido. Sui rifiuti credo che siamo a buon punto, anche negli anni scorsi ho lavorato al problema, come deputato. Faremo un ventaglio di ipotesi e una videata completa di cui si discuterà in consiglio comunale.

Parliamo della metropolitana: si porterà avanti, cambierà il percorso di via Roma o verrà abbandonata?
Non si può, purtroppo, "accappare" tutto, fare finta di niente. Ho chiesto, giovedì scorso, un incontro con il ministro Bersani, per la prossima settimana. Ci sono problemi tecnici complicati a Padova la stessa metro, e in pianura, é deragliata più volte, se passa in via Roma, basta un pezzetto di porfido nei binari per far deragliare il treno. Questo perchè‚ é un sistema che non funziona. Poi ci sono le salite e per questo sono difficili le ipotesi di passaggio in via XX Settembre e Colle Sapone. Dobbiamo comunque fare delle ipotesi di cambiamento di percorso più utile, per renderla meno gravosa come gestione. Il cambiamento di percorso si deve legare a un'area della città che dia una giustificazione al disegno complessivo per le infrastrutture e di un piano generale della mobilità e dei parcheggi, in modo da renderla un minimo gestibile. Chi ha ideato e portato avanti il progetto in questo modo l'amministrazione di centrodestra si é basato sulla "certezza" di avere 22 mila utenti giornalieri sulla metro: un terzo dei cittadini, che solo la "Gestapo" potrebbe portare a forze sui treni. "Tanto comunque poi paga l'Ama", aveva detto qualcuno della vecchia amministrazione, senza sapere, forse, che per l'Ama é il Comune che ripiana i debiti, cioé noi, ossia i cittadini. Quello della metro é uno dei problemi più grossi della città. Dobbiamo risolverlo insieme e con l'aiuto del ministero. Se sbagliamo adesso, ci porteremo dietro questa situazione disastrosa per i prossimi 60-70 anni.

I cittadini, non ultimo il professor Carlo De Matteis, segnalano anche la necessità di avere cura anche di problemi "minori", come la pulizia delle frazioni e del centro storico, la cura delle aree verdi, la ripavimentazione di alcune aree, a cominciare da piazza Duomo, piazza Angioina e piazza San Domenico, il rispetto delle Ztl. Si può ridare subito dignità all'Aquila e farla concorrere alla certificazione di "eco-città"?
In base alle indicazioni raccolte durante la campagna elettorale, ho predisposto il primo vero atto politico: al più presto partiranno i lavori per il rifacimento dei bagni pubblici a piazza Palazzo. Un atto simbolico, ma sono convinto che proprio le piccole cose siano fondamentali. Un altro provvedimento immediato, già concordato con l'Asm, é che da mercoledì prossimo, in ogni frazione ci sarà un operatore ecologico fisso, destinato alla pulizia ordinaria. Si parte con una persona, ma poi il numero aumenterà. E ogni cittadino dovrà responsabilizzarsi. Ho intenzione di avviare una pulizia straordinaria della città, che prevederà l'installazione di divieti di sosta nelle aree da ripulire. Attraverso una campagna di informazione su giornali e televisioni inviteremo la popolazione a collaborare, stilando un calendario: all'inizio magari saremo più tolleranti, ma poi le regole dovranno essere rispettate e le auto lasciate nelle zone con il divieto saranno rimosse. Partirà anche la pulizia straordinaria delle fontane, per le quali é già stata fatta una ricognizione. Siamo obbligati a dare un'immagine diversa alla città, se vogliamo puntare sul turismo. Una città pulita diventa quindi un fattore strategico per raggiungere questo obiettivo.

Sindaco, in campagna elettorale ha usato espressioni come "L'Aquila capitale degli Appennini, come Trento delle Alpi". Che significa?
Nel rispetto dei finanziamenti europei, lavoreremo su questo orientamento, riprenderemo il progetto Ape (Appennino Parco d'Europa). Sarà una delle operazioni più facili da compiere, perchè‚ é un ruolo che ci spetta di diritto, ma hai credibilità solo se ti attrezzi in questa direzione. Grazie al lavoro dell'onorevole Giovanni Lolli, la facoltà di Scienze motorie sarà legata agli sport di montagna. Lunedì (domani) ho convocato il dirigente del settore Ambiente, per lavorare al questionario di Legambiente, perchè‚ L'Aquila non risulti ultima solo perchè‚ non sono pervenuti i dati. Dobbiamo, in pochi anni, scalare la classifica e posizionarci tra le prime dieci città italiane. L'unico problema é che misurano molto sulle piste ciclabili e noi abbiamo più difficoltà, perchè‚ da noi piste ciclabili non ce ne sono ed é difficile realizzarle, se non i pochi chilometri lungo l'Aterno. E il senatore Enzo Lombardi lo sa (lo indica in prima fila), perchè‚ i progetti li abbiamo visti insieme. L'Aquila comunque deve acquisire quel ruolo centrale di capitale dei Parchi.

C'è una "tassa" subdola, che i cittadini sono costretti a pagare, ogni giorno: quella dei parcheggi nelle strisce blu e a Collemaggio, con tariffe elevatissime rispetto ad altre città, come ad esempio Pescara, dove con 1 euro si lascia l'auto mezza giornata in tutto il centro. Come si risolve questo problema?
Dobbiamo disegnare un piano della mobilità, che possa servire innanzitutto il centro storico: quali infrastrutture (parcheggi di scambio o di prossimità, tipo quelli interrati, al Castello, sotto piazza Duomo, per fare degli esempi), cosa fare con la metro, che è una variante "indipendente", come ho già avuto modo di dire. Poi ci sono i cosiddetti "grandi contenitori", come l'ex ospedale San Salvatore, l'area di Collemaggio.

Che destino avranno queste grandi strutture?
La Asl a Collemaggio vuole farci la "casa della salute", con 18 mila assistiti. Ma ho già posto un interrogativo al manager, Roberto Marzetti: come ce li portiamo 18 mila assistiti a Collemaggio, visto che lì dentro un mezzo pubblico non ha lo spazio materiale per entrarci? Anziani e disabili come ci arrivano? Il problema è che dobbiamo finirla con questa improvvisazione che c'è stata finora, senza un piano complessivo. Solo così potremo prendere decisioni sul centro storico, che, secondo me, va chiuso e valorizzato. Per quanto riguarda i parcheggi, dobbiamo rivedere subito la convenzione con la società di gestione che, tra l'altro, vanta un credito nei confronti del Comune di 2 milioni di euro.

I rapporti con l'Università: come pensa di sviluppare questa grande risorsa?
Con il rettore Ferdinando di Orio abbiamo rapporti di amicizia e l'ho sentito al telefono due giorni fa. Voglio fare subito la giunta, perchè‚ il primo atto sarà quello di far entrare il Comune nella Fondazione dell'Università. La scelta della precedente amministrazione, che ha detto no all'ingresso nella Fondazione, la ritengo incredibile. Ô chiaro che tutto il mio progetto di governo della città, ruota intorno all'Università. In un piano strategico di rilancio del territorio, l'unica strada che possiamo percorrere, insieme al discorso turistico, è legata all'Università, che rappresenta la principale possibilità per ripartire. E poi abbiamo una importante industria hi-tech con cui dialogare: penso alla missione Cosmo-SkyMed che è appena partita, e sono orgoglioso che il sistema radar lo facciamo qui all'Aquila.

Nel 1971-72 fu inaugurata l'autostrada per Roma. Si diceva: si raggiunge la capitale in un'ora. Ora le ore sono diventate due e mezza o tre.
Due anni fa organizzammo la prima conferenza di servizi con il comune di Roma, mancava solo il comune dell'Aquila. Lo scambio si farà a Tor di Nolla, con il trenino che dovrebbe passare ogni otto minuti, tanto che l'Arpa sta pensando di fare una corsa ogni quindici minuti, ma per le auto private c'è qualche problema, perchè‚ il parcheggio previsto è un po' lontano. Alla lunga possiamo pensare a uno scambio a Tivoli. Proverò a tornare alla carica per capire se l'Arpa può, nel frattempo, passare sulla corsia di emergenza (da Lunghezza in poi, perchè‚ il nostro problema è il "tronchetto", in quanto l'autostrada è sempre libera), perchè‚ due giorni fa l'autobus ha impiegato tre ore e mezzo per arrivare a destinazione. Dobbiamo riprendere in mano la convenzione con l'allora Sara, oggi Autostrade dei Parchi, per vedere sull'ultimo tratto quali diritti abbiamo. Veltroni è un amico e con Roma dobbiamo stabilire un contatto diretto.

Cultura e tempo libero, i giovani. Cosa farà?
Auspico intanto la costruzione di un campus universitario vero, che potrebbe sorgere all'ex San Salvatore, con un piccolo intervento della Regione con l'Ufficio per il diritto allo studio e degli imprenditori, non solo per i posti letto per gli studenti, ma per tutti i servizi necessari. Stiamo lavorando per acquistare l'area di piazza d'Armi e decider eun grande progetto. A Collemaggio, purtroppo, abbiamo fatto saltare il grande progetto degli uffici regionali, perdendo un'occasione unica (e oggi non possiamo lamentarci se li vogliono fare a Pescara, con le due o le tre torri, anche se sarà importante che le usino per non pagare più gli affitti e non per fare doppioni, altrimenti in quel caso bisogna ribellarsi). Ma tutte queste grandi proposte, non me ne voglia nessuno, dovranno essere progettate da Renzo Piano in su, altrimenti sarà meglio non farli. Ricordo l'incredibile atmosfera culturale che si viveva in città negli anni '70, quando ad esempio ti poteva capitare la sera di vedere Gigi Proietti che provava al Teatro Comunale. C'era il teatro universitario. Vorrei recuperare quella atmosfera. Riscoprire il ruolo delle nostre grandi istituzioni culturali, che a causa della crisi generale, sembrano avere perso idee e identità. Abbiamo avuti generazioni illustri, da Carloni, a Lucci, a Massena, a Centofanti: ora bisogna fare spazio ai nuovi nomi e le istituzioni storiche possono "adottare" le piccole, offrendo loro opportunità. E serve un posto dove i giovani possano fare musica.

Il centro polivalente di Paganica, il museo di Santa Maria dei Raccomandati, la Perdonanza. Quali prospettive ha?
Per la Perdonanza ho avuto l'onore di incontrare il comitato, ho confermato piena fiduca in questa fase: ritengo che vada rilanciato l'aspetto religioso per far capire fuori dall'Aquila che cos'è la prima Indulgenza della storia della Chiesa e che è la nostra. Quest'anno avremo una riscoperta dell'aspetto religioso, ho proposto di togliere gli interventi dei politici dalla Torre. Riprenderemo l'idea delle "isole sonanti", gireremo per cercare una serie di finanziamenti. Basta con i mega-concerti. In Italia si deve sapere di questo Giubileo, non puntare su Zucchero. Per Paganica è un problema: dobbiamo stabilire se puntare su un auditorium o creare degli studios considerando la presenza in città della Film Commission, una sorta di piccola Cinecittà. Tra martedì e mercoledì ci incontreremo con la Soprintendenza per arrivare entro l'anno all'apertura del museo archeologico di Santa Maria dei Raccomandati e portare lì i reperti di Fossa.

I rapporti con Pescara?
La cosa che mi dà molto fastidio è che paghiamo lo scotto del dinamismo di una classe dirigente (non solo politica, ma imprenditoriale, bancaria) della costa nei confronti della nostra. Ma basta col senso di inferiorità. Noi dobbiamo avere chiari i nostri obiettivi e perseguirli.

La questione dell'aeroporto di Preturo?
Ricordo la notte terribile in cui l'Enac stava per chiudere l'aeroporto. Ci saremmo ritrovati con una semplice aviosuperficie. Dico chiaramente che, recuperato 1 milione di euro con la Regione, adesso bisogna finirla di interrogarsi sulla futura destinazione dello scalo: ho consultato gli organi tecnici e ritengo che, con una serie di investimenti, il nostro obiettivo sarà di far atterrare a Preturo i voli charter, che sono poi quelli che interessano a una città turistica e di congressi.

Lo sport: due grandi realtà in difficoltà, calcio e rugby. Ma ci sono anche tante altre discipline.
Dobbiamo investire sullo sport inteso come attività motoria. Stiamo organizzando la banca dati di tutte le società sportive, cerchiamo di capire la domanda e l'offerta. Capire anche il destino di piazza d'Armi. L'Aquila Rugby riparte e va avanti, per il calcio di sta costituendo un gruppo di imprenditori aquilani seri. Ho chiesto solo che si crei un grande settore giovanile. Stiamo pensando anche di capitalizzare, di fare un campo con una foresteria, come hanno fatto alcune squadre, tipo l'Atalanta, che militano in serie A con poche risorse. Lo sport è anche marketing.