Forza Italia: «Giunta da azzerare, il sindaco la concordi coi partiti»
Il consigliere Babbo rilancia le accuse: «Tenta di sfruttare tutto l’arco costituzionale per scopi personali» E Paolini (Pd) rincara la dose: «Fine della pantomima del civismo, terremoto nel centrodestra locale»
AVEZZANO. Le parole del sindaco Di Pangrazio, in merito alla sua nomina nel consiglio nazionale dell’Anci, in quota Udc, hanno scatenato una serie di reazioni, da destra così come da sinistra. Secca infatti la replica da parte rio Babbo (Forza Italia), che lo accusa di essere un «abile rigiratore di frittate». Anche la segretaria di circolo del Partito democratico di Avezzano, Anna Paolini, muore dure critiche. Secondo Paolini, infatti, Di Pangrazio ha chiuso «la pantomima civica». Il consigliere d’opposizione Babbo ha chiesto a Gianni Di Pangrazio di dichiararsi ufficialmente uomo di centrodestra e di azzerare la giunta civica per concordarne una nuova con i partiti dell’area. «Come al solito il sindaco pro tempore si dimostra un abile rigiratore di frittate, cercando di cucire ad arte su altri quello che è il suo oramai consueto modus operandi», ha affermato Babbo. «Del resto, è lui che ha tentato di sfruttare negli anni tutto l’arco costituzionale per raggiungere i suoi scopi personali. Spieghi questi trascorsi anche a chi scrive per suo conto, a fronte di un lauto stipendio pagato dai cittadini, in modo da evitare la mistificazione della realtà e offrire alla comunità una corretta informazione. Il sindaco pro tempore vuole i complimenti. Bene, li avrà quando deciderà di dichiararsi ufficialmente quale appartenente al centrodestra, azzererà la giunta civica e ne concorderà con i partiti una prettamente politica». Il consigliere Babbo ha inoltre aggiunto che «avendo più volte rifiutato un ruolo nell’esecutivo cittadino da lui offerto, sono fiero di poter dire, senza possibilità di smentita, di non aver mai avuto una tessera di partito fino a quando non ho deciso di aderire a Forza Italia, nonché di poter dire che quando ho vinto sono stato in maggioranza e quando ho perso sono rimasto coerentemente all’opposizione. Può dire il sindaco pro tempore Di Pangrazio la stessa cosa? Può dire che dietro la sua tessera per la città non ha sfruttato una miriade di partiti di sinistra e di destra per essere eletto o per incamerare posizioni politiche? È semplice tacciare di essere detrattori chi non la vede come lui, ma a quanto pare questi detrattori diventano sempre più numerosi e vogliosi di liberare una volta per tutte Avezzano». «Finalmente è stata fatta chiarezza», sostiene invece la segretaria dem di Avezzano, Anna Paolini, che ora chiede al primo cittadino di finirla con la favoletta del civismo, essendo entrato sotto l’ala politica dell’Udc. «Finisce così il racconto di un sindaco fuori dagli schemi, amico di tutti e di nessuno, capace di stare a destra e a sinistra con disinvoltura: da oggi cambia pelle e diventa un uomo di partito, per quanto di un partito minore del centrodestra. Anche se, invece di superare i partiti come aveva promesso di voler fare, ingrana la retromarcia e si iscrive allo scudo crociato, neanche fossimo negli anni Settanta», ha affermato Paolini. «Sul centrodestra locale la notizia ha avuto l’effetto di un terremoto, con richieste di chiarimento, accuse di trasformismo e un’anticipazione di campagna elettorale che dimostra la sostanziale incompatibilità tra partiti e personalismi a destra».
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