Fuga di gas, Micron evacuata
Ieri la fuoruscita di silano, tre giorni fa l’ammoniaca
AVEZZANO. Paura alla Micron per la fuoriuscita di silano, gas altamente infiammabile, e stabilimento evacuato. Un altro imprevisto, avvenuto lunedì notte, ha invece provocato la dispersione di un elevato quantitativo di ammoniaca. «Nessuna conseguenza per cose o persone», hanno chiarito dall’azienda.
L’EPISODIO. Il primo incidente è avvenuto lunedì quando da una cisterna di ammoniaca si è verificata una perdita, probabilmente a causa di una distrazione dell’addetto alla manutenzione nella «Chemical dock». E’ stato subito rilevato un cattivo odore ed è scattato l’allarme. In pochi minuti il guasto è stato riparato e la situazione è tornata alla normalità.
L’ALLARME. L’episodio più pericoloso, però, è stato quello di martedì notte, alle ore 2,44. Durante le operazioni di manutenzione in un forno c’è stata una perdita del gas diclorosilano. Si sono attivate tutte le procedure di sicurezza. La fuoriuscita ha quindi fatto scattare l’allarme che ha bloccato l’impianto, evitando che potesse innescarsi un incendio. E’ scattato il sensore che rileva l’arsina nell’ambiente.
L’EVACUAZIONE. A quel punto è stato necessario avviare la procedura di evacuazione di tutti i dipendenti che erano all’interno dell’azienda, circa 250. Il personale è stato concentrato nella sala mensa. La Micron in totale conta circa 1950 dipendenti nel suo stabilimento di Avezzano una parte dei quali attualmente è in cassa integrazione fino al 3 gennaio. Le procedure di rientro sono state più lente del previsto soprattutto a causa della pioggia. La produzione è ripresa alle 5,40 quando tutti i dipendenti sono rientrati nello stabilimento.
IL GAS. Il diclorosilano viene usato insieme all’ammoniaca per depositare nitruro di silicio. Questa sostanza ha la funzione di isolante in diverse fasi della produzione dei sensori di immagine. E’ composto da cloro e silano, un elemento chimico altamente infiammabile che subisce spontaneamente la combustione in aria anche senza accensione esterna. Nell’industria dei semiconduttori, il silano è comunemente usato come fonte gassosa di silicio.
L’AZIENDA. Dalla Micron hanno chiarito che i due episodi «non hanno comportato conseguenze né a persone, né alla produzione». «Non c’è stata alcuna carenza di manutenzione», hanno aggiunto dalla Micron, «ma piccole distrazioni nelle operazioni di manutenzione. Il livello di allerta impiegato», hanno spiegato dall’azienda «utilizza soglie molto sensibili e il sistema di sicurezza ha funzionato alla perfezione, senza infortuni né danni per il sistema di produzione». La Micron Technology produce semiconduttori d’alta qualità, componenti Dram, Flash e sensori di immagine a tecnologia Cmos, utilizzati nei sistemi avanzati di computer, networking, prodotti per la comunicazione, telefoni cellulari, macchine digitali, giochi elettronici e applicazioni elettroniche.
L’EPISODIO. Il primo incidente è avvenuto lunedì quando da una cisterna di ammoniaca si è verificata una perdita, probabilmente a causa di una distrazione dell’addetto alla manutenzione nella «Chemical dock». E’ stato subito rilevato un cattivo odore ed è scattato l’allarme. In pochi minuti il guasto è stato riparato e la situazione è tornata alla normalità.
L’ALLARME. L’episodio più pericoloso, però, è stato quello di martedì notte, alle ore 2,44. Durante le operazioni di manutenzione in un forno c’è stata una perdita del gas diclorosilano. Si sono attivate tutte le procedure di sicurezza. La fuoriuscita ha quindi fatto scattare l’allarme che ha bloccato l’impianto, evitando che potesse innescarsi un incendio. E’ scattato il sensore che rileva l’arsina nell’ambiente.
L’EVACUAZIONE. A quel punto è stato necessario avviare la procedura di evacuazione di tutti i dipendenti che erano all’interno dell’azienda, circa 250. Il personale è stato concentrato nella sala mensa. La Micron in totale conta circa 1950 dipendenti nel suo stabilimento di Avezzano una parte dei quali attualmente è in cassa integrazione fino al 3 gennaio. Le procedure di rientro sono state più lente del previsto soprattutto a causa della pioggia. La produzione è ripresa alle 5,40 quando tutti i dipendenti sono rientrati nello stabilimento.
IL GAS. Il diclorosilano viene usato insieme all’ammoniaca per depositare nitruro di silicio. Questa sostanza ha la funzione di isolante in diverse fasi della produzione dei sensori di immagine. E’ composto da cloro e silano, un elemento chimico altamente infiammabile che subisce spontaneamente la combustione in aria anche senza accensione esterna. Nell’industria dei semiconduttori, il silano è comunemente usato come fonte gassosa di silicio.
L’AZIENDA. Dalla Micron hanno chiarito che i due episodi «non hanno comportato conseguenze né a persone, né alla produzione». «Non c’è stata alcuna carenza di manutenzione», hanno aggiunto dalla Micron, «ma piccole distrazioni nelle operazioni di manutenzione. Il livello di allerta impiegato», hanno spiegato dall’azienda «utilizza soglie molto sensibili e il sistema di sicurezza ha funzionato alla perfezione, senza infortuni né danni per il sistema di produzione». La Micron Technology produce semiconduttori d’alta qualità, componenti Dram, Flash e sensori di immagine a tecnologia Cmos, utilizzati nei sistemi avanzati di computer, networking, prodotti per la comunicazione, telefoni cellulari, macchine digitali, giochi elettronici e applicazioni elettroniche.