Furti di rame e nelle case dell’Aquila, due arresti e due denunce
Operazione dei carabinieri, sequestrati oltre cento chili di «oro rosso» bottino dei colpi seriali
L’AQUILA. Controffensiva dei carabinieri contro il dilagante fenomeno dei furti di rame in città e nei centri del circondario. I militari della stazione di Sassa, al comando del maresciallo aiutante Silvano Ciccozzi e in collaborazione con quelli del Norm, hanno arrestato P.G., classe 1994, cittadino romeno ma residente a Scoppito, il quale si era reso responsabile il 20 novembre scorso del furto di due pistole, oltre che di monili in oro, asportate nell’abitazione inagibile di un concittadino. Denunciato il complice D.M., 22 anni, filippino residente all’Aquila, per concorso nel reato, rimasto a piede libero per aver collaborato con gli operanti nella soluzione del caso. La stazione di Cagnano Amiterno, al comando del vicebrigadiere Stefano Parisse, ha denunciato a piede libero un cittadino albanese, F.E., classe 1989, residente a Paganica, per il furto di discendenti in rame avvenuto domenica scorsa alla chiesa di San Giovanni a Cagnano e ai danni di alcune abitazioni. All’indagato sono stati sequestrati quasi cento chili di rame di provenienza furtiva. I carabinieri della stazione di Tornimparte, coordinati dal brigadiere Davide Bonifacio, hanno arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia in carcere R.D., polacco, residente ad Assergi, di 38 anni, il quale non aveva ottemperato al divieto di rientro nel Comune dell’Aquila e limitrofi, impostogli dal tribunale di Avezzano, dopo che era stato arrestato in flagranza di reato di furto di rame a Ovindoli lo scorso 25 gennaio.
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