Furto di telefonini e i-Pod
Colpo nel negozio di elettronica, bottino 20mila euro.
SULMONA. Un’azione rapidissima: giusto pochi minuti per prendere gli oggetti più piccoli e più costosi e poi dileguarsi favoriti dal buio della notte. Un’incursione lampo quella che è stata messa a segno nel negozio Rc elettronica in Viale della stazione e che ha fruttato ai ladri un bottino di quasi 20mila euro. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.
Il piano, secondo gli investigatori, è stato studiato a tavolino, magari dopo una rapida visita nel negozio per controllare se fosse protetto da sistemi di allarme o da altri congegni elettronici. Non si spiega infatti come i malviventi siano andati a colpo sicuro tenendo il viso ben coperto (sapevano della presenza di telecamere) e muovendosi con grande disinvoltura durante tutta la loro azione, facendo ben attenzione a queli oggetti rubare.
Hanno prima fatto saltare le serrature della saracinesca principale e dopo aver forzato con un cacciavite la porta d’ingresso sono entrati nel negozio.
In pochi attimi hanno rotto le vetrine dove erano custodite macchinette digitali, navigatori, telefonini, i-Pod. Tutti oggetti di valore e da nascondere con facilità, per poi sparire nel nulla. Un’azione di due o tre minuti quella dei ladri, incuranti dell’allarme che si è attivato appena entrati nel negozio e del sistema di videosorveglianza che li ha ripresi nel corso del raid.
Ora le immagini sono al vaglio dei carabinieri che stanno cercando di risalire ai responsabili dell’incursione notturna.
Compito che si preannuncia pieno di difficoltà anche se gli investigatori sono convinti di poterci riuscire.
«Si tratta di veri professionisti in questo genere di furti», spiega il titolare del negozio, Raffaele Di Tirro, «hanno agito con tale rapidità da non lasciare modo a nessuno di poterli cogliere con le mani nel sacco. Sapevano già cosa prendere e dove. Anche se per farlo mi hanno distrutto mezzo negozio».
Appena arrivato nel locale, Di Tirro ha trovato vetri da tutte le parti e buona parte degli apparecchi elettronici, soprattutto le autoradio collegate con il sistema di amplificazione interno, sparse per il pavimento.
«Hanno portato via molta merce», prosegue il proprietario del negozio, «facendo attenzione a ciò che prendevano: i televisori li hanno lasciati sugli scaffali proprio perché ingombranti e difficili da nascondere».
Dopo aver provveduto a rilevare le impronte digitali e gli altri indizi lasciati nel corso del raid, i carabinieri si sono messi alla ricerca dei malviventi, istituendo posti di blocco nel comprensorio peligno. L’obiettivo è riuscire a catturare la banda.
Il piano, secondo gli investigatori, è stato studiato a tavolino, magari dopo una rapida visita nel negozio per controllare se fosse protetto da sistemi di allarme o da altri congegni elettronici. Non si spiega infatti come i malviventi siano andati a colpo sicuro tenendo il viso ben coperto (sapevano della presenza di telecamere) e muovendosi con grande disinvoltura durante tutta la loro azione, facendo ben attenzione a queli oggetti rubare.
Hanno prima fatto saltare le serrature della saracinesca principale e dopo aver forzato con un cacciavite la porta d’ingresso sono entrati nel negozio.
In pochi attimi hanno rotto le vetrine dove erano custodite macchinette digitali, navigatori, telefonini, i-Pod. Tutti oggetti di valore e da nascondere con facilità, per poi sparire nel nulla. Un’azione di due o tre minuti quella dei ladri, incuranti dell’allarme che si è attivato appena entrati nel negozio e del sistema di videosorveglianza che li ha ripresi nel corso del raid.
Ora le immagini sono al vaglio dei carabinieri che stanno cercando di risalire ai responsabili dell’incursione notturna.
Compito che si preannuncia pieno di difficoltà anche se gli investigatori sono convinti di poterci riuscire.
«Si tratta di veri professionisti in questo genere di furti», spiega il titolare del negozio, Raffaele Di Tirro, «hanno agito con tale rapidità da non lasciare modo a nessuno di poterli cogliere con le mani nel sacco. Sapevano già cosa prendere e dove. Anche se per farlo mi hanno distrutto mezzo negozio».
Appena arrivato nel locale, Di Tirro ha trovato vetri da tutte le parti e buona parte degli apparecchi elettronici, soprattutto le autoradio collegate con il sistema di amplificazione interno, sparse per il pavimento.
«Hanno portato via molta merce», prosegue il proprietario del negozio, «facendo attenzione a ciò che prendevano: i televisori li hanno lasciati sugli scaffali proprio perché ingombranti e difficili da nascondere».
Dopo aver provveduto a rilevare le impronte digitali e gli altri indizi lasciati nel corso del raid, i carabinieri si sono messi alla ricerca dei malviventi, istituendo posti di blocco nel comprensorio peligno. L’obiettivo è riuscire a catturare la banda.