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Gentile: stazione ridimensionata

Il sindacalista: a Sulmona mancano insfrastrutture importanti

SULMONA. Sulla tratta Pescara-Avezzano non c’è solo il problema dei mancati raddoppi come la prevista e mai realizzata “variante Pratola”, ma esiste anche il concreto rischio di ridimensionamento della stazione di Sulmona.

«In stazione sono stati chiusi 8 binari, un primo passo verso la prossima rimozione e il ridimensionamento dell’intero snodo», afferma Eustacchio Gentile, del sindacato Orsa.

«I tempi di percorrenza possono essere ridotti senza modifiche alle infrastrutture», spiega Gentile, «basterebbe, che gli orari venissero studiati per le esigenze degli utenti e non solo per le esigenze di contratto». Una disparità che farebbe perdere mezz’ora al treno delle 6.15 da Avezzano a Pescara ad esempio.

«Questo treno, solo qualche anno fa, arrivava a Pescara alle 8:50 ora ci mette mezz’ora in più. Trenitalia e Rfi», continua, «hanno migliorano il collegamento con Avezzano Roma peggiorando il collegamento verso Pescara. Inoltre la lentezza dei treni è soprattutto dovuta alla chiusura delle stazioni e ai mancati investimenti nel sistema di controllo circolazione treni con cui un solo operatore, riesce a controllare tutta la Roma-Pescara come avviene oggi per la Sulmona-L'Aquila e la tratta Pescara-Sulmona.

Per farlo basterebbe un investimento di circa 80milioni di euro.

Soldi più volte annunciati anche dall’assessore Giandonato Morra, poi puntualmente spariti». Investimenti, insomma che, di fatto, mancano.

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