AVEZZANO
Gestione depuratore Il Comune lancia l’ultimatum
AVEZZANO. Sistemi di depurazione carenti nell'area fucense, dove ex Ato e Consorzio del nucleo industriale, entrambi commissariati dalla giunta Chiodi, si contendono la gestione del nuovo depuratore...
AVEZZANO. Sistemi di depurazione carenti nell'area fucense, dove ex Ato e Consorzio del nucleo industriale, entrambi commissariati dalla giunta Chiodi, si contendono la gestione del nuovo depuratore di Avezzano (che dovrebbe essere completato entro il 22 marzo). Il Comune lancia un ultimatum agli Enti commissariati in lite e chiama in campo gli assessori regionali al Ciclo idrico integrato, Angelo Di Paolo e alle Attività produttive, Alfredo Castiglione affinché «agiscano» per imporre ai due enti regionali, nell'interesse superiore della collettività, il superamento dei contrasti attraverso la corretta applicazione della norma che prevede un solo gestore del servizio idrico integrato (nella Marsica è il Cam) e vieta la sub-concessione. A far pendere l'ago della bilancia verso la gestione del Cam è anche il dato numerico: gli scarichi industriali, infatti, equivalgono a 6mila utenti, mentre i reflui urbani ammontano a oltre 40mila abitanti. «Avezzano e la Marsica», dichiara il sindaco Gianni Di Pangrazio, «non sono più disponibili ad accettare una situazione che che rischia di danneggiare la produzione e la commercializzazione dei prodotti con gravi danni per le imprese agricole». Il nuovo depuratore di Avezzano, costato 9milioni e 300 mila euro di fondi pubblici, «deve essere messo immediatamente in funzione", sottolinea il presidente della commissione ambiente, Crescenzo Presutti, «a tutela della salute pubblica».
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