Gestione impianti sportivi si decide sulla durata
Paris (Avezzano calcio): investiamo 140mila euro, serve una convenzione lunga Palmieri: progetto buono, ma non possiamo andare oltre il mandato
AVEZZANO. La gestione dello stadio, la convenzione tra Comune e società, la necessità di un rilancio serio del calcio avezzanese. Sono i nodi intorno ai quali si dipana un confronto tra il presidente dell’Avezzano calcio, Gianni Paris, e l’amministrazione comunale cittadina.
«Sembrava tutto fatto», sottolinea Paris, «e, invece, come nelle migliori tradizioni avezzanesi, dal punto di vista politico-amministrativo, è stata negata la concessione novennale a favore dell'Avezzano calcio per la gestione dell'impianto sportivo denominato stadio dei Marsi, compreso l'antistadio. Dunque, niente cittadella dello sport».
Il presidente Paris si dice «a dir poco rammaricato» e non nasconde «il suo disappunto e la sua amarezza», anche se in serata si affretta a precisare di essere stato contattato telefonicamente dal sindaco Gianni Di Pangrazio, il quale «mi ha assicurato di essere impegnato a garantire una gestione quinquennale, coincidente con il suo mandato». Qualora l’accordo non maturasse la società annuncia di voler continuare a disputare le gare interne allo stadio dei Marsi, ma di essere alla ricerca di un'area verde (da acquistare) al fine di realizzare un impianto privato in sintetico per far allenare la prima squadra e tutto il settore giovanile.
Secondo la società «di certo, non comincia nel migliore dei modi, per usare un eufemismo, il rapporto tra la società sportiva e l'amministrazione Di Pangrazio. Il sindaco, prima di essere eletto, aveva promesso, all'interno dello stadio stesso, all'avvocato Gianni Paris, dinanzi ad una trentina di persone, di mettersi a disposizione per far realizzare una struttura in sintetico nell'antistadio e di non avere nulla in contrario al fine di autorizzare la messa in funzione di un impianto fotovoltaico sul tetto della tribuna. Oltretutto, le spese per la cittadella dello sport e del fotovoltaico sarebbero state a carico esclusivo del presidente Paris».
Lo stesso Paris commenta: «L'erba sintetica dei tre campi, due di calcio a 5 e uno di calciotto, costa 140 mila euro e l’impianto andrebbe a rivalutare il quartiere. I proventi verrebbero riversati tutti sull'Avezzano calcio per tornare presto nel calcio che conta. Quest’anno abbiamo una squadra di calcio in grado di vincere il campionato di Promozione. C’è chi su questa squadra investe anima, tempo e soprattutto soldi. Ora c'è il problema dello smantellamento dell'antistadio, dove è stata posta una coltre di sabbia quale fondo per quello che doveva essere il manto sintetico. Si tornerà alla polverosa pozzolana e la squadra sarà costretta ad allenarsi per i prossimi mesi in un altro impianto, onde evitare di rovinare l'erba dei Marsi».
L’assessore Eliseo Palmieri non boccia il progetto. «Non è male ed eravano d'accordo che l’impianto fotovoltaico l'avrebbe fatto il Comune. Insieme all'ufficio tecnico sembrava una cosa fattibile, ma l'amministrazione ritiene che una concessione di 9 anni sia troppo a lunga scadenza e abbiamo chiesto un momento di riflessione. La cittadella è un’idea di Paris, che abbiamo accolto favorevolmente, anche perché finalizzata al miglioramento del patrimonio comunale. Tutte opere che arricchirebbero e che noi non stiamo negando. La nostra proposta è che l'Avezzano abbia la gestione del campo per un periodo inferiore e possa utilizzare il campo d'appoggio». Per lunedì è fissato un incontro tra Di Pangrazio e Paris.
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