«Giocate per la città» E Chiodi porta i calciatori in centro

Il presidente con Zavettieri e la squadra tra le macerie: «Dovete dare sempre il massimo per la nostra gente»

L’AQUILA. La proposta era partita ieri mattina su Facebook. L’ex vicesindaco Giampaolo Arduini, in un post inviato al presidente dell’Aquila calcio e all’allenatore Nunzio Zavettieri, li invitava a portare i calciatori, reduci da due sconfitte, l’ultima in casa contro la Reggiana, a fare un giro in centro storico «per comprendere perché in campo devono dare il massimo, devono farlo per questa città martoriata».

La proposta è stata immediatamente raccolta dal presidente Corrado Chiodi e da Zavettieri, che hanno convocato l’intero staff dell’Aquila, al completo, al termine dell’allenamento, per un giro in centro storico. Il gruppo si è ritrovato alla Fontana luminosa e ha raggiunto, scortato dal cane Pluto, la zona della Villa Comunale e via Campo di Fossa passando attraverso alcuni dei luoghi simbolo del terremoto di quasi sei anni fa: Santa Maria Paganica, Palazzo Margherita, la Prefettura e via XX Settembre. Ma insieme ai luoghi più conosciuti, il breve tour ha toccato anche punti meno noti, come la zona del bar Tropical, frequentatissima dai giovani aquilani prima del sisma, via Cavour, piazzetta delle Tavole, ritrovo dei giovani dell’Aquila. E particolarmente emozionati sono apparsi i giocatori aquilani della rosa.

«È come se avessi dei flash», ha raccontato Lorenzo Del Pinto, visibilmente emozionato. «È come se la vita di prima mi tornasse in mente a pezzetti». A metà del giro, il gruppo si è fermato a piazza Duomo per una foto e per un breve discorso del presidente Corrado Chiodi, che non è riuscito a trattenere l'emozione. Con il sottofondo dei rumori dei cantieri, Chiodi ha spiegato ai giocatori che «noi cerchiamo di farvi capire perché ci teniamo, perché la città ha bisogno anche dell’Aquila calcio».

«Non crediamo che L’Aquila calcio possa fare miracoli», ha detto Chiodi, «ma questo ci dà la forza di lottare. Ogni volta che voi scendete in campo, sento in me un sentimento profondo, è come una rivalsa per quello che è successo a questa città». «Noi siamo la squadra più forte del campionato, di questo ne sono convinto, riprendiamoci la nostra serenità, lavoriamo tutti insieme, io non mi staccherò più da voi, di qualsiasi cosa abbiate bisogno io vi sarò vicino. Dobbiamo tornare a pensare positivo, lasciate perdere la serie B, noi dobbiamo ritrovare la voglia di vincere, l’orgoglio e l’umiltà di una squadra vera. E pensate anche ai tifosi e a tutto quello che avete visto».

Raniero Pizzi

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