Giostra, vittoria a Filiamabili

Settimo palio per il sestiere sulmonese. Contestati i giudici di gara, Japasseri abbandona la piazza

SULMONA. Vittoria numero sette per il sestiere di porta Filiamabili che, ancora con il cavaliere Massimo Conficconi, conquista il palio della 18esima Giostra cavalleresca. Un vittoria che arriva al termine di una Giostra molto contestata: il sestiere di porta Japasseri ha abbandonato gli spalti di piazza Maggiore, dopo la squalifica del cavaliere Daniele Baldassarre, l'unico sulmonese in gara, nella sfida contro il borgo Pacentrano. Partenza anticipata che, secondo il giudice, avrebbe rappresentato un pericolo per la gara. Molto contestata la decisione del giudice, incerto nel dare il via alla terza sfida. Baldassarre ha comunque deciso di continuare a gareggiare. Nella quarta gara, squalificato per problemi alla partenza anche il cavaliere di borgo San Panfilo, Manuel De Nobili, in campo contro Massimo Conficconi, sestiere di porta Filiamabili. Anche per questo gli sbandieratori sanpanfilini hanno disertato una delle esibizioni previste. Tanti problemi tecnici, di cronometraggio, alla partenza della settima sfida tra borgo Pacentrano e borgo San Panfilo. Al termine delle sette eliminatorie le due semifinali tra Filiamabili e Manaresca e Tomba Bonomini. A conquistare la finale i cavalieri più esperti: Massimo Conficconi per il sestiere di porta Filiamabili e Francesco Scatolini per il sestiere di porta Bonomini.

La vittoria, ancora una volta a Conficconi, con due anelli presi, sei punti e un tempo di 30"37. «È stato un palio un po' strano» ha detto il cavaliere «con un sacco di difficoltà nelle partenze e nell'applicazione del regolamento. Un palio però vinto perché ci abbiamo creduto fino in fondo. Lo dedico a tutto il sestiere di porta Filiamabili». Tra le lacrime il capitano, Roberto Leopardi. «Lacrime giustificatissime», ha detto, «da quattro anni sono capitano del sestiere, ma in questa veste è la prima vittoria. Grazie a Conficconi, grande uomo prima che grande cavaliere».

Un sospiro di sollievo, al termine delle gare, anche per il presidente della Giostra, Emidio Cantelmi. «Quest'anno non ci siamo fatti mancare niente», ha commentato. Le gare si sono svolte, quest'anno, per la prima volta, sotto lo sguardo della regina Giovanna I d'Aragona, alla quale si attribuisce lo storico invito rivolto ai Sulmonesi, nel 1484, a non sperperare denari "in correre de palii". La regina, dopo aver assistito al passaggio dei circa 450 figuranti dalla gradinata del palazzo dell'Annunziata, è salita sulla carrozza che, insieme al corteo, la ha accompagnata in piazza Maggiore. Spalti pieni in ogni ordine di posto.

Annalisa Civitareale

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