Giuliante: senza unità perdiamo di sicuro

Comunali L’Aquila, Silveri e Biondi respingono la candidatura di Bergamotto Sono decisi a correre da soli. L’esponente di Fratelli d’Italia: non ci sono accordi

L’AQUILA. Nomi che vanno, nomi che vengono. Nel centrodestra è un’altalena continua. L’indiscrezione trapelata sulla probabile candidatura di Luca Bergamotto, ex consigliere regionale e direttore dell’emittente locale Laqtv, alla guida della coalizione, ha provocato una ridda di reazioni.

Il pressing da parte di alcuni esponenti dei partiti di destra su Bergamotto, politico navigato, candidato sindaco nel 2007, negli ultimi tempi si è fatto più marcato. Tanto da incoronarlo “candidato ideale” per superare le fratture interne e ricomporre la squadra in vista delle elezioni. Ma qualcuno ha rotto le righe. Dopo Giancarlo Silveri, che continuerà a correre da solo, anche Pierluigi Biondi, esponente di Fratelli d’Italia-An, prende le distanze. E dichiara di essere fuori dall’accordo. A poco più di un mese dalla presentazione delle liste, la confusione nel centrodestra regna sovrana.

«O si trova immediatamente una soluzione di convergenza, che sia spendibile, o il centrodestra è votato al suicidio», tuona l’ex assessore regionale, Gianfranco Giuliante. «Non riesco a comprendere le dinamiche che si stanno sviluppando in questi giorni. Auspico che le varie forze in campo trovino una soluzione unitaria al loro interno o un uomo esterno, rispetto ai candidati di riferimento dei partiti, capace di raccogliere un consenso unanime. Diversamente sarà un disastro. Non si può continuare con il balletto di nomi: FI», dice Giuliante, «rischia di diventare “Falsa” Italia». Quanto alla possibile candidatura di Bergamotto, Giuliante commenta: «In passato ha avuto ruoli importanti. È un buon candidato, ma occorre una convergenza totale».

L’ex consigliere regionale Luca Ricciuti rincara la dose e invita a ricompattare il fronte: «Va bene qualsiasi candidato», dichiara, «a patto che riesca a coalizzare tutto il centrodestra. Il principio dell’unità è imprescindibile. Bergamotto è persona validissima, gode della stima di molti, ma il centrodestra, attualmente, è sfaldato, disorientato, privo di una direttrice. Non si può andare alle elezioni con quattro-cinque candidati. Sarebbe una follia. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di aver spaccato il fronte».

Diversa la posizione di Pierluigi Biondi, che tira dritto per la sua strada e, al momento, non cambia idea sulla sua candidatura: «Andrò avanti con la mia candidatura. Fratelli d’Italia non ha siglato alcun accordo, né a Roma, né a livello locale. Non sono al corrente della proposta di candidare Luca Bergamotto alla carica di sindaco dell’Aquila. Se Forza Italia e Noi con Salvini hanno rinunciato alle loro candidature, io no», sostiene con decisione il candidato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. Che aggiunge: «Continuare a tirare fuori conigli dai cilindri, bruciando nomi su nomi, significa distruggere il centrodestra».

E poi Biondi conclude con un attacco all’intero centrodestra: «Esiste un livello di dialogo politico? C’è, forse, un substrato parapolitico o economico deputato ad assumere le decisioni, senza il parere positivo dell’intera coalizione? Se così fosse, è una ragione in più», sottolinea il candidato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, «per andare avanti da soli».

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