Gli amici disperati: era un ragazzo d’oro
Il cordoglio del sindaco Di Nicola: «La nostra comunità è in lutto». Il dolore naviga su facebook
PESCINA. «Vincenzo è grave». Poche le speranze che i medici avevano lasciato ai genitori e ai familiari accorsi in ospedale subito dopo l’incidente. Ma per tre lunghe ore, tutti avevano sperato in un miracolo. A soli 15 anni, invece, Vincenzo Zauri, non ce l’ha fatta.
«Era un ragazzo d’oro», il ricordo di Maria Rosaria Savina, amica di famiglia e insegnante di religione alle medie, quando il giovane frequentava la scuola di Pescina, «educato e rispettoso. Amava la musica e lo sport. Siamo tutti sconvolti dalla sua morte».
«La notizia ci sconvolge», commenta Renzo Sabatini, a capo del movimento Arpa di Avezzano, «non abbiamo parole per descrivere un dolore del genere. Siamo tutti vicini al collega Mirko e a tutta la famiglia».
Amante del calcio e della musica, il piccolo Vincenzo giocava a pallone e suonava la tromba. Da diversi anni seguiva le lezioni del maestro Mariano Filippetti e faceva parte della banda dei “Leoncini d’Abruzzo”.
«È cresciuto sotto i nostri occhi», ricorda il maestro Paolo Alfano del circolo musicale, «suonava brillantemente la tromba da quando era piccolissimo e da circa due anni era nella banda. Un ragazzo meraviglioso. Non penso che riusciremo mai a dimenticarlo».
«Tutta la comunità di Pescina», aggiunge il sindaco Maurizio Di Nicola, «si stringe intorno a Bianca Maria e Mirko, due giovani e bravi genitori che ora avranno bisogno dell’affetto di tutti noi. In un momento come questo, davvero non si riescono a trovare altre parole».
Appena si è diffusa la notizia della morte del giovane, decine e decine di messaggi sono stati lasciati sulla sua bacheca di Facebook. In molti a scrivere: «Ma come è possibile?», oppure «Ci mancherai».
Increduli e sconvolti, amici di Pescina, compagni della classe prima A dell’Itis hanno lasciato un pensiero per il ragazzo scomparso. Un’amica scrive: «Non riesco ancora a credere a quello che ti è successo! Tu, un ragazzo così solare, bello... buono...! Si dice che quando muore un ragazzo è perché Dio aveva bisogno di un angelo... ma è una cosa crudele... strapparti alla vita così presto.... Perché?»
Vincenzo lascia i genitori Mirko e Bianca Maria, i nonni materni Gabriella e Nino, i nonni paterni Vincenzo e Antonietta e il piccolo fratellino Pier Lorenzo. (m.t.)
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