Gli sfottò corrono in rete tra alunni dei due istituti
Su Facebook battute goliardiche e anche un po’ pesanti si rincorrono da giorni Poi le scuse dei ragazzi e la stretta di mano tra le presidi che sancisce la “pace”
L’AQUILA. Corre sulla rete lo sfottò tra i ragazzi dell’Itis e del Cotugno che da giovedì si trovano a condividere la stessa scuola. Un rimpallo di battute, più o meno goliardiche, a volte anche piuttosto pesanti, che da giovedì pomeriggio va avanti sul social più utilizzato dai ragazzi: Facebook.
Chi sia stato a cominciare non è ben chiaro, fatto sta che centinaia di studenti dell’una e dell’altra scuola si sono sbizzarriti in commenti e ironie nei confronti dei compagni. Una guerra a suon di hashtag: #PrayForCotugno, #ScuoleSicure, #CotugnoItis, ma anche #GermoFobia, #Schifo. Insomma, mentre gli studenti del Cotugno si lamentano delle condizioni igieniche in cui viene lasciata la scuola, quelli dell’Itis rispondono facendo leva sulla situazione più disagiata dei compagni.
Anche le foto sono chiarissime: da una parte, infatti, le ragazze del Cotugno aprono le porte della scuola munite di fazzoletti di carta, dall’altra gli studenti dell’Itis ritraggono le luci accese in tarda serata della scuola.
«Se non vi piace ’sta scuola tornatevene in mezzo alle macerie», scrive una studentessa dell’Itis, «Non solo siete ospiti, ma rompete pure», continua un compagno.
E poi le diverse vedute riguardo agli indirizzi di studio: «A ’sto punto meglio pecorari che frustrati e complessati. Mi vado a fare un panino con la mortadella mentre voi, classicisti e compagnia bella, vi nutrite di pane e cultura. Domani andate a fare lezione a piazza d’Armi nei tendoni, se vi conviene», «Studente del Classico appena diplomato: ora so scrivere disoccupato sia in latino che in greco».
Uno sfottò andato avanti per tutta la giornata di giovedì e bloccato, almeno in parte, ieri, quando le due “fazioni” si sono chieste scusa vicendevolmente: «Mi sto rendendo conto che personalmente, con una stupidità, ho trasformato una foto fatta per scherzo in risposta a un mio amico, in un post pubblico, cosa che potevo evitare», scrive una ragazza del Cotugno.
Scuse pubbliche anche da parte dei rappresentanti dell’Itis e una stretta di mano tra le presidi hanno fatto rientrare la polemica scaturita dalla decisione della Provincia di riaprire il Cotugno nei locali di Colle Sapone di pomeriggio, ma che ha radici più antiche: da che mondo è mondo, infatti, i ragazzi degli istituti tecnici e professionali prendono in giro i liceali e viceversa. (m.c.)
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