Gli ultrà: assaltati con mattoni e bottiglie
Disordini a Giulianova, la versione degli avezzanesi: «Tutto premeditato, ci siamo difesi». Si indaga sui filmati, rischio Daspo
AVEZZANO. I carabinieri di Giulianova e Avezzano sono al lavoro per identificare i tifosi protagonisti dei tafferugli al termine del derby giocato domenica allo stadio Fadini.
Alcuni supporter sarebbero stati già individuati e per loro potrebbe scattare il Daspo (divieto di frequentare manifestazioni sportive) nei prossimi giorni. Rischiano sia i tifosi dell’Avezzano che quelli del Giulianova.
Si stanno visionando i filmati degli scontri realizzati dagli stessi militari, mentre non si possono utilizzare le immagini dello stadio perché le telecamere sono fuori uso.
«Per quanto ci riguarda non è accaduto nulla di particolarmente grave, ma se il servizio d’ordine fosse stato all’altezza non ci sarebbe stato alcun contatto tra le tifoserie», affermano alcuni ultrà biancoverdi che hanno chiesto l’anonimato. «Noi tifosi dell’Avezzano saremmo tornati a casa tranquillamente».
I tifosi si sono ritrovati ieri pomeriggio allo stadio dei Marsi in via Ferrara per discutere dell’aggressione subita da parte di alcuni giuliesi e la loro disamina è piuttosto lucida: «In circostanze del genere, i tifosi locali vengono trattenuti per dar modo agli ospiti di poter abbandonare lo stadio, ma domenica scorsa, non appena l’arbitro ha fischiato la fine abbiamo visto partire un gruppetto di tifosi giallorossi che si è diretti verso il nostro settore, percorrendo almeno duecento metri di strada, con in mano pezzi di mattone, scaglie di marmo e bottiglie di vetro di ogni genere. E tutto ciò lascia pensare a un qualcosa di premeditato, che le forze di polizia, quasi inesistenti sia all’interno che all’esterno dello stadio, avrebbero potuto evitare. Ci siamo difesi dall’aggressione perché non potevamo fare diversamente, altrimenti ci avrebbero massacrati».
Qualcuno di loro lamenta ammaccature alle vetture.
Plinio Olivotto
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