Gran Sasso al palo Associazioni criticano le scelte del Comune

“Progetto Montagna”: «Ignorata la petizione sui confini» Chiesta chiarezza sui lavori per la nuova seggiovia

L’AQUILA. Da una parte il sindaco che lancia un appello alla Regione, per velocizzare l’approvazione del Piano del Parco e sbloccare così le nuove opere per lo sviluppo del Gran Sasso. Dall’altra il comitato #SaveGranSasso e l’associazione Progetto Montagna che tirano fuori le “anomalie” con cui il Comune sta gestendo l’intera vicenda del rilancio della montagna aquilana. Sono quattro, in particolare, i «punti oscuri» denunciati in conferenza stampa da Luigi Faccia, Fausto Tatone e Lanfranco Massimi.

PETIZIONE. Nei mesi scorsi è stata lanciata una petizione popolare sulla ridefinizione dei confini del Parco Gran Sasso-Laga e la revisione dei Sic, i Siti di interesse comunitario. Ebbene, nonostante siano state raccolte più di 11mila firme e dopo una diffida legale che ha spinto il segretario comunale ad avviare l’iter per renderla ammissibile, né la giunta, né il consiglio comunale l’hanno presa in considerazione. «Si spendono circa 300mila euro per il Festival della partecipazione», ha affermato Faccia, «e poi si ignorano i cittadini che hanno partecipato alla petizione. Un atteggiamento inspiegabile».

FOSSA DI PAGANICA. I terreni della cosiddetta Fossa di Paganica, sul Gran Sasso, appartengono al Centro turistico Gran Sasso. «Ma c’è una società privata, la Campo Nevada spa», hanno rivelato i rappresentanti delle due associazioni, «che per ben due volte ha presentato agli uffici urbanistici del Comune un progetto per realizzare in quell’area impianti e alberghi. Progetti respinti, sia nel 2009 che nel 2016. Suona strano che né il Comune né il Ctgs si siano rivolti agli uffici competenti, oppure alla magistratura, per verificare come mai si tenti di costruire su terreni che appartengono ad altri».

PROGETTAZIONI. Il sindaco Massimo Cialente ha dichiarato che servono 4 milioni per progettare gli interventi del Piano d’area. «In realtà», è stato sottolineato, «i progetti già ci sono e sono stati predisposti dagli uffici interni del Comune e addirittura trasmessi, a ottobre 2016, al Parco. Si tratta del progetto per il collegamento da Montecristo a Montecristo superiore, di quello per il collegamento Fossa di Paganica-Montecristo e infine del collegamento Fossa di Paganica-Scindarella. Se i progetti sono pronti, perché andare a cercare altri soldi?».

SOTTOSERVIZI. Per la realizzazione dei sottoservizi per portare gas, luce e acqua da Fonte Cerreto a Campo Imperatore è stata chiesta la rimodulazione di 2 milioni all’Usra, di cui 1,3 destinati all’opera. Ma finora è stata attivata solo l’illuminazione della funivia, che faceva parte del “pacchetto”. Infine la preoccupazione per le Fontari: se non si avvia entro maggio il cantiere per la sostituzione della seggiovia, per la quale non ci sarebbero, però, ancora le autorizzazioni, non si farà in tempo a metterla in funzione per la prossima stagione invernale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA