Gran Sasso, dal 5 dicembre si scia
Il Centro turistico: tariffe speciali per i residenti nell’area del cratere.
L’AQUILA. Tutto dovrà essere pronto per il 5 dicembre. Questa la data fissata dal Centro turistico per la riapertura - neve permettendo - della stazione sciistica di Campo Imperatore. L’annuncio è arrivato ieri, nel corso di una conferenza stampa. «Una scommessa vinta» ha esordito il sindaco Massimo Cialente «grazie al lavoro di tanti e all’impegno del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso che ha compreso l’importanza dell’operazione. La città avrebbe interpretato la mancata riapertura degli impianti sciistici come una terribile sconfitta». Un impegno, quello della Protezione civile, che ha consentito l’erogazione (da parte del governo) di 3 milioni e mezzo di euro per la revisione straordinaria della funivia e per la realizzazione dell’impianto di illuminazione lungo il tracciato. Lavori, questi, che dovrebbero partire a maggio. La parola è passata quindi a Bertolaso. «Non è sufficiente restituire all’Aquila le case danneggiate dal sisma.
Qui sono tante le priorità da affrontare e in questa ottica il rilancio del Gran Sasso è una cosa estremamente positiva». Bertolaso, che si è detto «incantato dalla bellezza del Gran Sasso», ha poi aggiunto «di voler ragionare con il Coni sulla possibilità di ospitare a Campo Imperatore una gara internazionale di sci. E’ un modo per dimostrare che qui non ci si è seduti a piangere». È toccato poi al presidente del nuovo cda del Centro turistico, Vittorio Miconi, spiegare le novità di questa stagione sciistica ormai alle porte. Un cda “tecnico” a cui il Comune ha affidato un doppio compito: garantire la riapertura della stagione e disegnare il percorso per la privatizzazione dell’azienda che ha via via eroso il capitale sociale e che naviga in un mare di debiti.
Miconi, riuscito a strappare a Bertolaso l’impegno ad esser presente il 5 dicembre a Campo Imperatore, ha spiegato che da lunedì è stato possibile - dopo mesi di cassa integrazione - far rientrare al lavoro i 38 dipendenti del Ctgs. Quindi la presentazione della mission turistica. «Per il breve periodo, abbiamo lavorato su una strategia di marketing che punta al recupero di una gran parte dell’utenza domestica e che privilegia una clientale di nicchia che apprezza il rapporto sport-natura che il Gran Sasso può offrire. Nel medio periodo» ha continuato «prevediamo una politica di investimenti volta all’ammodernamento delle strutture esistenti e alla realizzazione di nuovi impianti di risalita».
A tal proposito è stato anche annunciato il recupero di un contributo regionale di 3 milioni di euro che consentirà la realizzazione dell’ovovia (otto posti) nell’area di Montecristo. Per tornare all’oggi, l’azione di rilancio si svilupperà attraverso tre fronti: l’adozione di tariffe speciali per i residenti nell’area del cratere e l’ingresso gratuito per i bambini delle elementari; il recupero delle attività sportive giovanili (scuola sci pomeridiana); il lancio dell’area alla base della funivia (Fonte Cerreto) come luogo culturale e di intrattenimento in alternativa al centro storico. Quindi il nuovo marchio “Skipass dei parchi”. «Un primo passo verso il percorso sinergico di sci e parchi per valorizzare l’intera filiera turistica» hanno sottolineato Miconi e Marcello Maranella, direttore del parco Gran Sasso. Presente alla conferenza stampa anche Rinaldo Tordera, direttore generale della Carispaq.
Qui sono tante le priorità da affrontare e in questa ottica il rilancio del Gran Sasso è una cosa estremamente positiva». Bertolaso, che si è detto «incantato dalla bellezza del Gran Sasso», ha poi aggiunto «di voler ragionare con il Coni sulla possibilità di ospitare a Campo Imperatore una gara internazionale di sci. E’ un modo per dimostrare che qui non ci si è seduti a piangere». È toccato poi al presidente del nuovo cda del Centro turistico, Vittorio Miconi, spiegare le novità di questa stagione sciistica ormai alle porte. Un cda “tecnico” a cui il Comune ha affidato un doppio compito: garantire la riapertura della stagione e disegnare il percorso per la privatizzazione dell’azienda che ha via via eroso il capitale sociale e che naviga in un mare di debiti.
Miconi, riuscito a strappare a Bertolaso l’impegno ad esser presente il 5 dicembre a Campo Imperatore, ha spiegato che da lunedì è stato possibile - dopo mesi di cassa integrazione - far rientrare al lavoro i 38 dipendenti del Ctgs. Quindi la presentazione della mission turistica. «Per il breve periodo, abbiamo lavorato su una strategia di marketing che punta al recupero di una gran parte dell’utenza domestica e che privilegia una clientale di nicchia che apprezza il rapporto sport-natura che il Gran Sasso può offrire. Nel medio periodo» ha continuato «prevediamo una politica di investimenti volta all’ammodernamento delle strutture esistenti e alla realizzazione di nuovi impianti di risalita».
A tal proposito è stato anche annunciato il recupero di un contributo regionale di 3 milioni di euro che consentirà la realizzazione dell’ovovia (otto posti) nell’area di Montecristo. Per tornare all’oggi, l’azione di rilancio si svilupperà attraverso tre fronti: l’adozione di tariffe speciali per i residenti nell’area del cratere e l’ingresso gratuito per i bambini delle elementari; il recupero delle attività sportive giovanili (scuola sci pomeridiana); il lancio dell’area alla base della funivia (Fonte Cerreto) come luogo culturale e di intrattenimento in alternativa al centro storico. Quindi il nuovo marchio “Skipass dei parchi”. «Un primo passo verso il percorso sinergico di sci e parchi per valorizzare l’intera filiera turistica» hanno sottolineato Miconi e Marcello Maranella, direttore del parco Gran Sasso. Presente alla conferenza stampa anche Rinaldo Tordera, direttore generale della Carispaq.