Gran Sasso, nuovi lavori all'Aquila con i fondi dell’Europa

Dopo l’inaugurazione della funivia illuminata Cialente pensa ai progetti futuri: "Utilizzeremo i soldi per la ristrutturazione dell’albergo di Campo Imperatore"

L’AQUILA. Riprogrammare i fondi Cipe destinati agli impianti sciistici, scommettendo sul turismo montano. All’indomani dell’inaugurazione delle corse notturne della funivia di Fonte Cerreto, il sindaco Massimo Cialente annuncia i prossimi interventi che coinvolgono il Gran Sasso.

Domani (giovedì 18 febbraio) è prevista una riunione per rimodulare quanto resta dei 15 milioni di euro del primo finanziamento Cipe, tolti i 6 milioni che serviranno per la sostituzione della seggiovia delle Fontari.

«Il Cipe», spiega il sindaco, «vuole che prima si destinino tutti i soldi sinora stanziati, per poi dare gli altri 20 milioni. Poiché ancora non possiamo far partire gli altri impianti, mancando l’approvazione del Piano del Parco, li indirizziamo su altri lavori, comunque previsti nel piano industriale del Centro turistico del Gran Sasso. La prima cosa sarà stanziare i fondi per la ristrutturazione dell’albergo di Campo Imperatore, sia strutturale che architettonica, con il recupero filologico persino nell’arredamento del razionalismo italiano. Entrare lì dovrà far vivere l’emozione di immergersi nell’atmosfera della fine degli anni Trenta del ’900».

Gran Sasso, funivia illuminata e corse notturne sono realtà
Il percorso della storica funivia del Gran Sasso è ora ben visibile anche di notte. Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli insieme ai vertici del Centro turistico hanno inaugurato l'impianto luci in una cerimonia che ha visto anche l'accensione del tripode che accompagnerà i mondiali studenteschi di sci, la kermesse in programma dal 22 al 27 febbraio. Ultimo tedoforo della marcia che ha attraversato più province il maestro di sci Bruno Faccia celebre per aver incontrato Papa Giovanni Paolo II in occasione delle escursioni del Pontefice sul monte aquilano (a cura di Fabio Iuliano)

Nella stessa giornata saranno programmati gli interventi richiesti dall’associazione Gran Sasso Anno Zero, la messa in sicurezza dei valloni, il recupero dell’orto botanico dell’Università, il recupero di alcuni rifugi, visto che i sentieri godono già di un finanziamento regionale, e altre opere che il Centro turistico sta valutando. «La scelta degli interventi», aggiunge Cialente, «avviene a valle delle diverse assemblee pubbliche che si sono svolte negli ultimi due anni. Non appena il Parco varerà il suo Piano e avremo il via libera per il completamento del Piano d’area, si pubblicherà il bando per la privatizzazione della gestione. La nostra amministrazione, dopo 80 anni, ha deciso, vedendo nel turismo uno degli elementi strutturali per il rilancio economico e produttivo del nostro comprensorio, di partire proprio dalla nostra montagna. Sono certo che lo sviluppo dei diversi turismi che possiamo offrire darà ricchezza, lavoro e futuro a tantissime famiglie. I tempi ci rallentano, ma siamo in Italia. L’importante è aver trovato i finanziamenti, avere la voglia, essere decisi, avere il consenso dei cittadini, anzi il loro entusiasmo. Stride in questo il tentativo di far saltare tutto che alcuni portano avanti. Il consigliere Ettore Di Cesare ha presentato domanda di accesso agli atti dell’appalto per la realizzazione delle nuove Fontari. È tutto a posto. Se la sua intenzione è riuscire a bloccare tutto, sappia che non ce la farà».

Romana Scopano

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