Grandi Rischi bis, slitta la decisione sul processo a Bertolaso e Stati

Cinque ore di udienza dal gip chiamato a decidere sulla richiesta di archiviazione della procura. Confermata l’opposizione delle parti civili che chiedono il rinvio a giudizio dei due indagati

L’AQUILA. Una richiesta di archiviazione che ha incontrato l’opposizione dei legali di parte civile. Cosicché ieri, il procedimento satellite inerente alla vicenda Grandi Rischi – nel quale sono indagati per omicidio colposo plurimo l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale Daniela Stati – è finito davanti al giudice per le indagini preliminare Giuseppe Romano Gargarella. Ieri, dopo cinque ore di camera di consiglio, il gip si è riservato la decisione. Cinque i giorni a disposizione del giudice per depositare l’ordinanza con la quale dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione presentata dai pm Fabio Picuti e Roberta D’Avolio, se chiedere un’integrazione delle indagini o se ordinare ai pm di esercitare l’azione penale attraverso la richiesta di rinvio a giudizio. Gargarella ha ascoltato tutte le parti civili che si oppongono alla richiesta di archiviazione, in particolare di Bertolaso. I legali hanno insistito, e molto, sulla richiesta di imputazione coatta o, in alternativa, sulla disposizione di nuove indagini. E in qualche momento i toni si sono riscaldati soprattutto dopo l’intervento del pm rimasto fermo sulla linea dell’archiviazione. Picuti ha anche chiesto al magistrato di specificare, nel caso di nuove indagini, quali dovranno essere gli aspetti da approfondire. Secondo Picuti non ci sono elementi per un rinvio a giudizio della Stati e di Bertolaso che ha gestito l’emergenza sisma dell’Aquila in veste di commissario del governo Berlusconi e che, ha ribadito il pm, «non era presente alla riunione all’Aquila della commissione Grandi Rischi.

A carico dei due indagati era stata aperta un’inchiesta parallela a quella principale dopo la pubblicazione dell’ormai famosa telefonata intercettata nell’ambito dell’inchiesta sul G8.

Nella registrazione audio si sente l’ex sottosegretario Bertolaso dire all’assessore Stati di voler convocare la riunione per un’operazione mediatica con cui tranquillizzare gli aquilani preoccupati dallo sciame sismico che non dava tregua.

I legali di parte civile hanno insistito molto sulla possibilità di ascoltare i sette componenti della commissione Grandi Rischi, tutti condannati nel processo di primo grado, e sull’acquisizione della registrazione della trasmissione televisiva Report proprio su quella sentenza.

Intanto, prenderà il via a settembre il processo civile per il risarcimento dei danni (24 milioni di euro) intentato dai familiari delle vittime del sisma nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri di cui la Grandi Rischi è emanazione. In questo procedimento le parti offese sono 36 in rappresentanza di una ventina di vittime. La sentenza dovrebbe arrivare a marzo del 2014.

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