«Grandi Rischi, enti locali parte civile»

Associazione 309 martiri: se non hanno colpe per quella notte si schierino con le parti lese

L'AQUILA. Prima c'era stata la richiesta di dimissioni da ogni incarico pubblico ricoperto prima del terremoto, sia dei componenti della commissione Grandi Rischi sia dei presidenti di Regione, Provincia e del sindaco dell'Aquila. Oggi, i familiari delle vittime del terremoto riuniti nell'«Associazione 309 Martiri», chiedono che Comune, Provincia Regione, se realmente estranei a qualsiasi responsabilità «politica e morale», si costituiscano parte civile nel processo ai componenti della Commissione.

Il presidente Vincenzo Vittorini dell'Associazione 309 Martiri scrive: «Abbiamo atteso invano risposte o dimissioni da parte degli esponenti degli enti locali in relazione a quanto accaduto prima del terremoto. Per tali motivi puntualizziamo di nuovo:

1) Dai verbali della commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009 si evince che la commissione non ha tenuto in alcun conto - ai fini delle valutazioni del caso - gli studi scientifici, storici ed amministrativi sul territorio dell'Aquila. Nessuno dei membri della commissione Grandi Rischi ha smentito tale constatazione.

2) Dai medesimi verbali emerge altresì che i rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti locali presenti alla riunione del 31 marzo 2009 e cioè: Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila; Roberto Riga, assessore comunale alla Protezione Civile; Daniela Stati, assessore regionale alla Protezione Civile; Altero Leone, del servizio protezione civile della Regione; Carlo Visca, del servizio protezione civile della Regione; Marinello Mastrogiuseppe, dell'assessorato alla Protezione Civile della Regione, hanno omesso di intervenire alla discussione della Commissione e soprattutto hanno omesso di richiamare gli studi di cui sopra. Nessuno degli amministratori locali ha smentito tale constatazione dell'Associazione.

3) Da un recente colloquio con il sindaco Cialente l'Associazione 309 Martiri ha appreso direttamente da quest'ultimo che nel corso della seduta della Commissione Grandi Rischi del 31.03.2009 il professor Boschi avrebbe testualmente affermato: "mettetevi in mente che non sarà oggi, non sarà domani ma un terremoto forte colpirà L'Aquila". Tale affermazione non risulta riportata nel verbale della Commissione né, tantomeno, nella bozza dello stesso. In ogni caso il sindaco Cialente ha omesso di riferire tale affermazione del professor Boschi alla cittadinanza aquilana che, ove recepita, avrebbe potuto salvare delle vite umane. Su tale punto l'Associazione non permette al sindaco Cialente di seguitare a mentire a se stesso, alla città ed in particolare ai 309 Martiri concittadini affermando che la suddetta frase è presente nel verbale o nella sua bozza. Cosa che, ribadiamo, non è assolutamente vera.

4) Taluno dei suddetti rappresentanti, al termine della riunione del 31 marzo 2009, ha addirittura rassicurato la cittadinanza aquilana inducendola, così, a sottovalutare le pericolose potenzialità degli eventi sismici in atto da ormai sei mesi. Su tale punto seguitiamo a non ricevere risposte. Con quale coscienza e su quali basi si è rassicurata la popolazione dopo aver affermato che non è possibile prevedere i terremoti?

5) I rappresentanti dei predetti enti locali hanno omesso di informare adeguatamente la cittadinanza aquilana sui contenuti del cosiddetto "Piano di protezione civile comunale" che, peraltro, non solo non risulta essere stato tempestivamente attuato ma, addirittura, appare monco ed incongruo così come è stato affermato da taluno dei consiglieri comunali che ne ha addirittura chiesto il ritiro proprio nel corso della seduta consiliare per l'approvazione dello stesso. Perdura tutt'oggi, come prima del 6 aprile 2009, anche la minima comunicazione alla popolazione dei contenuti del suddetto piano.

6) Gli amministratori hanno omesso di adottare provvedimenti atti alla salvaguardia dell'incolumità degli studenti, aquilani e non, di ogni ordine e grado frequentanti i corsi tenuti in edifici scolastici ed universitari gravemente inidonei a garantire la sicurezza e l'incolumità degli alunni medesimi. Con ciò esponendo questi ultimi a rischio di morte. Nessuno ammette che gli edifici scolastici pre sisma erano inadeguati alle norme antisismiche e tenuti aperti. Di conseguenza la città è stata ed è tuttora ingannata da questi amministratori locali e dai membri della commissione Grandi Rischi. Infatti, l'Associazione assiste ad un bieco scaricabarile istituzionale con un conflitto tra i vari enti a discapito della verità.

Ribadendo che le responsabilità di diverso genere sono e saranno oggetto di accertamento nelle sedi deputate, ma che le responsabilità politiche e morali che si celano dietro queste tristi e drammatiche vicende sono sotto gli occhi di tutti. Ribadendo la mancanza del rapporto di fiducia con i rappresentanti delle istituzioni per l'occultamento della verità l'Associazione 309 Martiri chiede che il Comune dell'Aquila, la Provincia dell'Aquila e la Regione se sono realmente estranei alle responsabilità sopra esposte, si costituiscano parte civile nel procedimento in corso contro i membri della commissione Grandi Rischi altrimenti rassegnino con effetto immediato le dimissioni dai rispettivi incarichi istituzionali». (g.g.)

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