Grandi rischi, in aula Bertolaso
Citato per il 12 marzo con De Bernardinis nella causa civile contro la presidenza del consiglio
L’AQUILA. Si torna a parlare di Grandi rischi. Stavolta, però, si tratta del procedimento civile finalizzato a ottenere il risarcimento dei danni da parte dei parenti delle vittime che sarebbero state indotte a restare a casa dalle rassicurazioni. La richiesta di danni, comunque, è rivolta alla presidenza del Consiglio dei ministri di cui la Commissione è un’emanazione diretta. Del resto la Commissione è organo consultivo del governo.
Le due cause che erano state avviate inizialmente sono state unificate. Finora sono stati sentiti quasi esclusivamente i parenti di persone che sono morte sotto le macerie all’Aquila e nei paesi. Le loro deposizioni sono quelle ormai consuete: le rassicurazioni della Commissione hanno indotto gli aquilani, e nel caso specifico le vittime, a cambiare le loro abitudini, solitamente molto prudenti in caso di scosse sismiche e piuttosto che uscire verso spazi aperti la gente preferì restare a casa.
Il 12 marzo, invece, dovrebbero essere ascoltati come testimoni alcuni tra i protagonisti del caso. Si tratta dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, del suo vice dell’epoca, Bernardo De Bernardinis, e del sismologo Enzo Boschi.
Essi sono stati citati per essere interrogati soprattutto dalle parti civile rappresentate dagli avvocati Teresa Di Rocco e Silvia Catalucci.
Resta inteso che qualora questi testimoni disertassero l’impegno sarebbero comunque riconvocati e sanzionati qualora non fossero in grado di giustificare la loro assenza in tribunale.
Il procedimento che pende davanti al giudice civile andrà avanti ancora a lungo visto il notevole numero di testimoni da sentire, Una prima decisione non arriverà prima della fine dell’anno.
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