Grave giovane investito dall’auto pirata
L’incidente davanti a una discoteca, sospettati due fratelli
PIZZOLI. Investe un operaio di 30 anni davanti alla discoteca. Poi, forse spaventato o in stato di alterazione psico-fisica, scappa insieme al fratello, stacca il cellulare e vaga per tutta la notte. Ma i carabinieri li ritrovano.
Hanno rischiato di passare il Natale in carcere due giovanissimi fratelli aquilani che, secondo i primi accertamenti, viaggiavano a bordo della stessa auto alle 4,30 della notte tra il 25 dicembre e ieri. L’auto ha travolto un operaio di 30 anni di Arischia, Stefano Barone, che stava parlando, su un lato della strada, con un amico che si trovava all’interno di un’auto parcheggiata. L’incidente è avvenuto in via Villa San Pietro, tra Marruci e Pizzoli, nelle vicinanze di una discoteca.
I due (uno dei quali è l’intestatario della macchina) si trovavano a bordo di un’Audi A3 che ha preso in pieno il giovane operaio, sbalzato a una quindicina di metri. Lo schianto è stato avvertito da numerosi giovani che a quell’ora stazionavano in prossimità del locale. L’automobilista-pirata non si è fermato: ha proseguito la sua corsa verso L’Aquila. Alcuni ragazzi, tuttavia, hanno annotato il numero di targa che è stato consegnato ai carabinieri i quali hanno cominciato la caccia all’uomo.
Il ferito è stato trasportato all’ospedale, dove è arrivato in condizioni molto gravi. Ricoverato in Rianimazione, nella giornata di ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa per la rimozione di un ematoma. Le sue condizioni sono ritenute gravi dai medici, che si sono riservati la prognosi. In quelle stesse ore, intanto, i carabinieri bussavano alla porta del presunto investitore, il quale, sotto choc, ha cominciato a vagare per tutta la notte, prima col fratello e poi da solo.
Sconvolto per l’accaduto, ha staccato il cellulare risultando irrintracciabile. I carabinieri ancora non sono riusciti ad accertare chi dei due fosse al volante. A carico dei due non è stato assunto ancora nessun provvedimento.
Hanno rischiato di passare il Natale in carcere due giovanissimi fratelli aquilani che, secondo i primi accertamenti, viaggiavano a bordo della stessa auto alle 4,30 della notte tra il 25 dicembre e ieri. L’auto ha travolto un operaio di 30 anni di Arischia, Stefano Barone, che stava parlando, su un lato della strada, con un amico che si trovava all’interno di un’auto parcheggiata. L’incidente è avvenuto in via Villa San Pietro, tra Marruci e Pizzoli, nelle vicinanze di una discoteca.
I due (uno dei quali è l’intestatario della macchina) si trovavano a bordo di un’Audi A3 che ha preso in pieno il giovane operaio, sbalzato a una quindicina di metri. Lo schianto è stato avvertito da numerosi giovani che a quell’ora stazionavano in prossimità del locale. L’automobilista-pirata non si è fermato: ha proseguito la sua corsa verso L’Aquila. Alcuni ragazzi, tuttavia, hanno annotato il numero di targa che è stato consegnato ai carabinieri i quali hanno cominciato la caccia all’uomo.
Il ferito è stato trasportato all’ospedale, dove è arrivato in condizioni molto gravi. Ricoverato in Rianimazione, nella giornata di ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa per la rimozione di un ematoma. Le sue condizioni sono ritenute gravi dai medici, che si sono riservati la prognosi. In quelle stesse ore, intanto, i carabinieri bussavano alla porta del presunto investitore, il quale, sotto choc, ha cominciato a vagare per tutta la notte, prima col fratello e poi da solo.
Sconvolto per l’accaduto, ha staccato il cellulare risultando irrintracciabile. I carabinieri ancora non sono riusciti ad accertare chi dei due fosse al volante. A carico dei due non è stato assunto ancora nessun provvedimento.