«Ha saputo raccontare il dramma del sisma» 

“Premio Antonilli”, ambìto riconoscimento a Claudio Lattanzio, fotoreporter vecchio stampo 

CITTA’ SANT’ANGELO. Grande emozione al teatro comunale di Città Sant'Angelo, dove Claudio Lattanzio ha ritirato l'edizione 2017 del Premio Antonilli, riservato ai collaboratori esterni: per lui 1000 euro e una pergamena firmata dal presidente della giuria, Mimmo Liguoro, e dal sindaco di Città Sant'Angelo Gabriele Florindi. Lattanzio, 61 anni di Popoli, è professionista dal 1992, da sempre collaboratore del Centro. Quest'anno il premio è sostenuto dalla Fondazione Tiboni: «La partecipazione a questo premio», ha spiegato la presidente Carla Tiboni, «rappresenta per la Fondazione un aiuto alla cultura, a quella cultura che sa fare rete ed alle associazioni che pur tra molte difficoltà economiche, continuano a promuovere tenacemente iniziative come questo premio, intitolato a un giornalista che dell'informazione aveva fatto il suo motivo di vita, nonostante le difficoltà della sua condizione di precario, perché la notizia era più importante di tutto». Sul palco del comunale, il vincitore si è limitato a poche parole: «Ringrazio chi ha voluto assegnarmi questo riconoscimento, ho avuto l'occasione di conoscere Paolo Antonilli e ricordo la passione che metteva nel lavoro». I giurati Luigi Di Fonzo e Pierpaolo Di Simone hanno ricordato le motivazioni del Premio: «Con i suoi fotoservizi sul terremoto», ha sottolineato Di Fonzo, «ha permesso a tutto il mondo di comprendere il dramma vissuto dall'Abruzzo. Tante volte, poi, Lattanzio ha raccontato anche con le parole storie e notizie catturate dalla sua macchina fotografica». «La firma di Lattanzio è una garanzia di professionalità», ha aggiunto Di Simone, «e la sua lunghissima carriera lo dimostra». È la prima volta, su tre edizioni, che il Premio giornalistico Antonilli viene vinto da un abruzzese. A celebrare Lattanzio un altro abruzzese, il presidente nazionale dell'Ordine. «I veri giornalisti sono gli esterni», ha detto Nicola Marini, «non i redattori al desk che si limitano a coordinare i lavori». Il presidente ha poi illustrato la situazione di crisi del giornalismo: «Speravamo nel web, ma è stata una delusione dal punto di vista dei compensi». Sul palco è salito anche Tony Antonilli, il fratello di Paolo: «Sono passati 10 anni, ma mi manca ancora tantissimo». Nel pomeriggio corso di formazione sul giornalismo culturale con Giuliano Di Tanna e Ugo Perolino.
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