metanodotto
I comitati: gli enti locali favorevoli all’impianto
SULMONA. L'avvio dell'iter autorizzativo per la centrale della Snam riaccende le proteste dei Comitati cittadini per l'ambiente contro i rappresentanti politici locali, che – a loro dire – non...
SULMONA. L'avvio dell'iter autorizzativo per la centrale della Snam riaccende le proteste dei Comitati cittadini per l'ambiente contro i rappresentanti politici locali, che – a loro dire – non avrebbero difeso adeguatamente il territorio in occasione della riunione del 10 maggio scorso convocata dal sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti.
Così, verbali alla mano, gli ambientalisti tornano ad accusare il presidente della Regione Gianni Chiodi, il vice presidente della Provincia Antonella Di Nino e l'assessore comunale alle Attività produttive Gianni Cirillo. «Che cosa hanno detto in quella sede i rappresentanti della Regione, della Provincia dell'Aquila e del Comune di Sulmona? Ce lo spiega chiaramente il verbale del “tavolo”, redatto dal ministero, dal quale si evince che i “nostri” non sono andati a Roma per dire di no ma, al contrario, sono andati per dare il via libera alla centrale e al metanodotto», puntano il dito i Comitati. «Chi ha partecipato all'incontro, anziché' difendere il nostro territorio, lo ha colpito alle spalle. Si tratta di Gianni Chiodi, Mauro Di Dalmazio (assessore Energia della Regione Abruzzo), Antonio Sorgi (dirigente della Regione), Antonella Di Nino e Gianni Cirillo.
«Il presidente Chiodi, si legge nel verbale», riferiscono i Comitati, «illustra la risoluzione del consiglio regionale del 14 febbraio scorso, e lascia la parola a Sorgi, che tira in ballo la legge regionale sulle “opere di urbanizzazione ed assimilate” per le quali non occorre la conformità urbanistica. A sciogliere il mistero è la Di Nino, che dice: «Comunque gli uffici tecnici si sono espressi per la non contrarietà». (f.p.)
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