«I lavori a ditte regionali»

Chiodi a 8Volante: gli aquilani si affidino agli abruzzesi.

PESCARA. «La ricostruzione dell’Aquila deve essere fatta dall’imprenditoria abruzzese». Ne è convinto il presidente della Regione Gianni Chiodi che ieri è intervenuto nella trasmissione 8volante condotta dal direttore di Rete8, Pasquale Pacilio. Il governatore ha fatto il punto sull’attività di governo stimolato in studio dalle domande dei rappresentanti della stampa abruzzese: il direttore del Centro Luigi Vicinanza, i caporedattori del Tempo e del Messaggero Franco Avallone e Claudio Valente, il responsabile dell’Ansa Antonio Andreucci.

Ricostruzione
. «Dobbiamo sensibilizzare i cittadini aquilani ad affidarsi a ditte, architetti e ingegneri che sono sul mercato regionale, facendo in modo che i lavori vadano avanti celermente e che non si creino ingerenze pericolose provenienti da altre regioni», ha detto Chiodi, riferendosi alla difficoltà delle imprese aquilane di far fronte a tutte le ristrutturazioni delle case di categoria B e C, quelle cioè che hanno riportato danni più leggeri. Troppi appalti accumulati e tempi stretti per finire i lavori stanno infatti mettendo in fuga le ditte. E poi lo scontro con la burocrazia, che Chiodi ha definito «inevitabile». Una rete in cui il presidente sembra essersi impigliato, tanto da avere già pronti «2 miliardi di euro e non poterli usare». Tira invece un sospiro di sollievo quando parla degli imprenditori e dei commercianti che sono ripartiti nelle proprie attività senza aspettare i rimborsi, «ora però bisogna adoperarsi per ottenere il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della zona franca».

Candidature
. «Anche se conoscessi già il nome del candidato del Pdl alle provinciali dell’Aquila, non lo direi per rispettare lo statuto del partito». Ha risposto così Chiodi, salvo poi sbottonarsi un po’ nel corso della trasmissione: «Per ora sono ancora tutti in pista, Del Corvo, Tempesta, Stati, e nella rosa dei papabili rientra anche la signora Maria Teresa Letta: è stata tutti i giorni sul campo, a dare una mano nelle tendopoli, l’hanno vista tutti». In ogni caso potrebbe essere proprio Berlusconi nella sua visita all’Aquila di martedì prossimo a fare il nome del candidato «che dovrà avere i numeri per vincere», soprattutto alla luce del sondaggio del Sole 24Ore, secondo cui il presidente uscente del Pd, Stefania Pezzopane, mantiene un alto consenso. Su una cosa Chiodi conviene con il sindaco dell’Aquila, Cialente: «Nessuna campagna elettorale nel cratere».

Rapporti in giunta
. «A costo di sembrare “tomo tomo cacchio cacchio”, io queste divisioni di cui si parla non le vedo, tant’è che tutti in giunta hanno lavorato per appoggiare la finanziaria del Governo, e anche la sinistra si è comportata in modo responsabile, proponendo emendamenti che sono stati accolti, come quello per l’istituzione di un Osservatorio dei suoli». Nessun rapporto difficile dunque, «solo qualche mugugno». E poi pieno appoggio al vice presidente Castiglione, rinviato a giudizio perché avrebbe ricevuto 78 buoni benzina da un imprenditore di Montesilvano, e all’assessore Venturoni, indagato: «Nessuna colpevolezza prima di una condanna». Acqua sul fuoco anche sulla presunta spaccatura con l’assessore Mauro Febbo. Intanto il telefono del presidente squilla nelle mani del suo segretario, ed è proprio Febbo. Poi un sms, ed è ancora Febbo. Sarà una cosa urgente?