I nodi turismo e occupazione

L’AQUILA. «Qui si scherza davvero con il fuoco. Se non avremo l'impianto nuovo, la prossima stagione non potrà aprire Campo Imperatore». Lo dice il sindaco in relazione all’osteggiata nuova seggiovia delle Fontari. «Quanto delle attuali difficoltà», dice, «è da ricondurre al fatto che dopo 14 anni il Parco non ha ancora uno straccio di Piano territoriale? Ma può essere che qui c'è chi schiatta per trovare soluzioni e chi si diletta? Da oggi ognuno le proprie responsabilità. Cosa si è fatto in questi 14 anni? Di cosa si sono preoccupati tutti gli amministratori? Perché non ne parliamo? Con il piano territoriale il Parco avrebbe potuto dare risposte a questo territorio? Come le danno sulle Dolomiti. Lo dico alla città, agli operatori, alle migliaia di disoccupati. Questa amministrazione ha fatto quello che doveva fare: tenere in vita il Centro Turistico saccheggiato dal centro destra, ha trovato 40, dico 40 milioni di euro per investire su tutto, non solo per sostituire quegli orrendi impianti abbandonati, ha pronto il bando di privatizzazione della gestione. Che altro deve fare? Ora la palla passa al Parco ed alla Regione».

Poi le stilettate a De Matteis e al centrodestra sul caso Accord: «Capisco il dolore di chi è ridotto a spellucchiare da qualche usciere qualche cartuccia, che peraltro non sa leggere. Lo dico solo per rassicurare i lavoratori del polo elettronico. È tutto ok. Vi sono i soliti passaggi burocratici, da fare in assoluta trasparenza, ma rassicuro che presto partiranno le prime assunzioni».

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