I pm: lavori col trucco alle seggiovie
Contestati i reati di corruzione e turbativa d’asta, indagati cinque tra sindaci ed ex amministratori più un imprenditore
OVINDOLI. È destinata ad allargarsi e far tremare gli ambienti politici regionali l’inchiesta della procura della Repubblica di Avezzano sugli appalti pubblici riguardanti la realizzazione e il rifacimento di impianti sciistici nella Marsica. Avvisi di garanzia in cui si ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta, al momento, sono stati recapitati a sei amministratori e imprenditori del comprensorio. Gli indagati sono: l’ex sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante; l’ex vicesindaco dello stesso Comune, Marco Iacutone; l’attuale sindaco di Pescasseroli, Anna Nanni; l’ex sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli (dimessasi dall’incarico da qualche settimana); il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi; l’amministratore della società Monte Magnola Impianti srl, Massimiliano Bartolotti. In particolare, l’inchiesta – coordinata dai sostituti procuratori della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato e Roberto Savelli – si riferisce a fatti accaduti nel maggio scorso e che, secondo l’accusa, prefigurerebbero i reati di corruzione e di turbativa d’asta. In sostanza alcuni indagati avrebbero messo in atto, con il loro comportamento, un disegno criminoso volto a turbare lo svolgimento di procedure di gara aventi ad oggetto i lavori di ristrutturazione e rifacimento degli impianti sciistici (funivie, seggiovie ed altro). Il meccanismo fraudolento descritto nelle accuse riguarda l’indicazione delle ditte che dovevano aggiudicarsi gli appalti, in cambio di presunte elargizioni in denaro e di altro tipo. Tali presunte tangenti venivano dagli amministratori comunali consegnate a un intermediario. Evidentemente le presunte elargizioni in denaro non si fermavano all’intermediario ma sarebbero state utilizzate per sollecitare i finanziamenti. Per acquisire ulteriori elementi di prova a carico degli indagati ieri mattina la squadra mobile della questura dell’Aquila è stata sguinzagliata per tutto il giorno nelle perquisizioni in abitazioni e anche nelle autovetture di alcuni indagati. Sono stati perquisiti anche gli uffici della società Monte Magnola Impianti srl, visita che non avrebbe, però, aggiunto ulteriori elementi probatori all’inchiesta. Altre perquisizioni, oltre a quelle relative alla vicenda degli impianti di Ovindoli, hanno riguardato anche i Comuni di Pescasseroli e Cappadocia. Le indagini sono state estese anche nella capitale dove sarebbero stati perquisiti alcuni uffici di società riconducibili alla vicenda. C’è da rilevare che i finanziamenti per la costruzione di nuove seggiovie sono stati stanziati, ma non ancora erogati; al momento sarebbero stati riconsegnati ai Comuni i terreni sui quali costruire gli impianti. Nella vicenda sarebbero coinvolti anche altri imprenditori e amministratori abruzzesi sulla cui posizione la Procura di Avezzano – guidata da Andrea Padalino Morichini – sta indagando per capire il ruolo svolto nel quadro dei reati ipotizzati. Gli avvocati difensori sono Antonio Milo e Stefano Guanciale. Con l’inchiesta in atto la Procura di Avezzano è scesa pesantemente in campo nel contrasto delle presunte illegalità nella gestione della pubblica amministrazione. L’altro giorno era stato aperto un altro filone di inchiesta riguardante appalti pubblici che coinvolgono ancora il sindaco Gianfranco Tedeschi e altri imprenditori. Nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori provvedimenti che potrebbero coinvolgere istituzioni regionali.
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