I vescovi: "Fiducia a Molinari e D'Ercole"

Riunione di dodici presuli d'Abruzzo e Molise: "Piena solidarietà"

L'AQUILA. «Fondazioni? Non me ne intendo, non m'intendo di queste cose. Sono di un'altra diocesi, di un'altra regione. E ora devo proprio andare: mi faccia chiudere lo sportello, grazie». Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, esce per primo dalla sessione del parlamentino dei vescovi d'Abruzzo e Molise. Sono le 12,45 e sia lui sia il vescovo di Termoli-Larino, il teramano Gianfranco De Luca che sale sulla stessa macchina, non si fermeranno a pranzo con tutti gli altri. «Uscirà un comunicato». Eccole, le otto righe che assolvono Giuseppe Molinari e Giovanni D'Ercole, gli ex capi della Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo la cui attività è finita all'attenzione della Procura con gli arresti di Fabrizio Traversi e Gianfranco Cavaliere. Scrivono i 12 presuli d'Abruzzo e Molise: «Gli arcivescovi e i vescovi della Ceam, riuniti in assemblea all'Aquila, secondo il previsto calendario annuale delle riunioni, hanno affrontato tematiche attinenti la vita delle comunità cristiane delle due Regioni, con particolare attenzione al tema della nuova evangelizzazione e della Caritas. Al termine dei lavori, i presuli della Ceam hanno rinnovato piena solidarietà e fiducia all'arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari e al suo ausiliare monsignor Giovanni D'Ercole».

«PARTI OFFESE». Il presidente della Ceam, l'arcivescovo di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti, cerca di andare oltre le otto righe. «Ribadisco», spiega all'uscita dalla riunione, «la totale nostra solidarietà ai due confratelli vescovi Molinari e D'Ercole che in questa vicenda, da persone offese quali sono, passano quasi per persone che possano aver concorso a fare qualcosa. Non è così e anzi, se e quando ci sarà un procedimento, non esiterebbero a costituirsi, per l'appunto come parti offese. Abbiamo parlato poi di pastorale e nuova evangelizzazione. E non ho nient'altro da aggiungere».

CURIA BLINDATA. Per la prima riunione in trasferta della Ceam (i vescovi gireranno tutte le 11 diocesi della regione ecclesiastica per i loro incontri periodici) la Curia dell'Aquila è inaccessibile, come avverte un cartello affisso al cancello d'ingresso. Non è come avviene a Chieti, insomma, dove di solito tutto continua a girare nonostante la Ceam. Per un giorno, allora, architetti e ingegneri che arrivano con valigetta, Suv e blazer blu devono sentirsi rispondere al citofono che «no, l'appuntamento è da spostare». Chiusura anche per tutti gli altri uffici, con consegna di tenere ben chiuso il cancello scorrevole d'ingresso a ogni uscita. A metà mattinata è ammessa a palazzo una delegazione della Caritas guidata dal pescarese don Marco Pagniello. Ad aprire il cancello automatico è il consigliere della Fondazione Abruzzo solidarietà e sviluppo Augusto Ippoliti, che in un'intercettazione con l'arrestato Traversi dice: «Io rappresento due vescovi».

SOLIDARIETÀ DA RIETI. Sostegni a Molinari anche dalla sua ex diocesi, quella di Rieti, che ha guidato per sette anni. La catechista Anna Massimi fa sapere telefonicamente al Centro che «il nostro pastore di questi peccati non ne fa. Tutta la diocesi reatina esprime la sua solidarietà a monsignor Molinari».

«CONFORTATI». «Usciamo rassicurati da questo incontro», sussurra all'uscita monsignor Giovanni D'Ercole. «È andata bene. Il clima è stato di serenità e di solidarietà. Mi sono sentito come tra fratelli che ci hanno molto confortato. La volontà della Chiesa è quella di mettere pace e serenità e soprattutto, specialmente in questo momento, ridare speranza

GIOVANARDI. Nella giornata della pace e della riconciliazione, nel segno della correzione fraterna, giunge da Roma una nota del sottosegretario Carlo Giovanardi che definisce «inaccettabile e scorretto l'atteggiamento dell'assessore Pezzopane». «Il Dipartimento per la famiglia», si legge nella nota dell'uomo di governo, «ha firmato il 15 ottobre del 2010 la Convenzione con il Comune dell'Aquila per i 3,1 milioni di euro da utilizzare per il recupero dell'edificio ex Onpi da destinare a residenza per anziani. È passato un anno e dall'Aquila non ci è pervenuta documentazione alcuna per poter erogare quel contributo. È inaccettabile e scorretto che l'assessore Stefania Pezzopane continui a dare informazioni non corrispondenti al vero, e a insinuare dubbi sulla trasparenza della procedura del bando pubblico e della Commissione mista Stato-Regione che ha stilato la graduatoria dei progetti beneficiari per i restanti 9 milioni di euro. Il dipartimento, che non si è permesso di sindacare le indicazioni del Comune dell'Aquila a favore della ristrutturazione dell'edificio ex Onpi, limitandosi a verificarne la coerenza con i requisiti previsti dalla legge, altrettanta correttezza istituzionale pretendo dall'assessore Pezzopane nei confronti degli altri comuni che hanno proposto progetti. Perfezionate le procedure per l'erogazione dei fondi, non ci sarà un minuto di ritardo da parte nostra per i pagamenti, naturalmente dopo aver sentito il parere dei magistrati inquirenti».

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