Il bus arriva troppo tardi: in 14 a rischio licenziamento

Tre ore da Sulmona a Roma, denuncia della Federazione dei pendolari «Spese elevate per prendere casa nella capitale, dossier a Ranalli e prefetto»

SULMONA. C'è l'insegnante che arriva sempre tardi a scuola, sebbene si svegli prima dell'alba, e c'è chi, in ufficio, non riesce proprio ad arrivare entro le 8. Ma non per sua negligenza. In un periodo di crisi occupazionale c'è chi il lavoro lo ha, ma quotidianamente è costretto a percorrere oltre 400 chilometri con i mezzi pubblici. E rischia di diventare disoccupato. Sono una dozzina i lavoratori che rischiano il posto di lavoro a causa dei ritardi sulla tratta Sulmona-Roma dell'Arpa. Il grido di allarme arriva dalla Federcopa, la federazione che riunisce i comitati dei pendolari. Federazione che da mesi sta denunciando il progressivo allungamento dei tempi di percorrenza. Già cinque lavoratori sono stati costretti a dimettersi a causa dei continui ritardi sul posto di lavoro. L'alternativa sarebbe trasferirsi nella capitale, ma, a conti fatti, i lavoratori, la maggior parte dei quali ha famiglia in Valle Peligna, non arriverebbero a fine mese, nonostante uno stipendio fisso. Così il presidente di Federcopa, Francesco Di Nisio, ha annunciato l'invio di un dossier al sindaco di Sulmona Peppino Ranalli e al prefetto dell'Aquila Francesco Alecci. Per denunciare la situazione che i pendolari, lavoratori e studenti, sono costretti a subire. «Soltanto tra i pendolari della corsa delle 5, da Sulmona per Roma» spiega il presidente di Federcopa «sono a rischio 7 posti di lavoro, stesso numero tra i lavoratori che viaggiano sulla corsa delle 6.20, ma siamo a conoscenza anche di altre situazioni. Se non si trova una soluzione, queste persone perderanno il posto di lavoro. Si tratta soprattutto di insegnanti» aggiunge Di Nisio «e di dipendenti con l'obbligo di timbrare il cartellino e con particolari compiti da avviare entro le 8, ma la corsa delle 5 ormai impiega oltre tre ore per arrivare a Roma». I pendolari raccontano che la situazione, sulla tratta Sulmona-Roma, è peggiorata nei mesi scorsi con la decisione, da parte di Arpa, di far fermare alcune corse, in partenza da Sulmona, anche ad Avezzano. Una scelta messa in atto per ridurre i costi ma che, di fatto, allunga i tempi di percorrenza. «È divenuta ormai drammatica e insopportabile la situazione dei pendolari-lavoratori che non riescono a raggiungere i luoghi di lavoro in tempo utile» riprende il presidente di Federcopa «nonostante i continui ed accorati appelli all'Arpa nulla è stato fatto dall'azienda di trasporto pubblico regionale per migliorare il servizio di trasporto su gomma per la capitale. Di fronte a questo dramma l’Arpa resta silente, avevamo proposto soluzioni a costo zero senza mai ricevere risposte concrete e, anche per questo motivo» conclude «invieremo un dossier al sindaco di Sulmona e al prefetto sulle discriminazioni a danno dei pendolari».

Chiara Buccini

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