Il Cam chiuderà i rubinetti in nove comuni del Lazio
La giunta Zingaretti prende tempo: solo a giugno si potrà saldare il debito Ma i dirigenti del Consorzio acquedottistico non sono disponibili a trattare
AVEZZANO. Pugno duro del Cam nei confronti della Regione Lazio, morosa a causa dei mancati pagamenti del servizio idrico fornito per diversi anni dal consorzio marsicano. I responsabili degli uffici di Caruscino ad Avezzano, dopo un primo “avvertimento” con il dimezzamento del flusso idrico e dopo un iniziale dietrofront dovuto alle rassicurazioni della Regione Lazio, sono tornati sui loro passi perché gli accordi non sono stati mantenuti. Così il Cam ha deciso di mettere in atto una politica di intransigenza. La fornitura idrica ai nove Comuni del Lazio va verso l’interruzione completa. L’amministrazione Zingaretti ha spostato le lancette dell’orologio da dicembre 2015 a giugno 2016 per sanare il pesante debito. Il Cam ha messo sul tavolo il preavviso di distacco totale della fornitura erogata ai comuni di Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella Salto e Camerata Nuova, nelle province di Rieti e Roma. La misura supplementare, in aggiunta alla riduzione del 50 per cento del flusso idrico che scatterà lunedì 28 dicembre, diventerà operativa all’inizio della primavera. L’amministratore delegato del Consorzio acquedottistico marsicano, Giuseppe Venturini, in sintonia con il presidente Paola Attili e il consigliere Armando Floris, ritiene inaccettabile il «cambio di programma» della giunta regionale del Lazio ferma al riconoscimento di un debito fuori bilancio di due milioni e 208mila verso il Cam che dovrebbe trasformarsi in legge regionale entro il 31 dicembre. «La materiale erogazione», ha informato la Regione Lazio, «potrà avvenire entro il 30 giugno 2016». Slittamento destinato a generare pesanti effetti sul Consorzio marsicano. «La gravissima inadempienza della Regione Lazio comporta notevoli ripercussioni di tipo economico sulla società, che non è più in grado di sostenere i costi della fornitura elettrica e rischia di non riuscire a garantire neppure il servizio ai propri utenti della regione Abruzzo», ha spiegato Venturini nella nota di risposta inviata anche alle prefetture dell’Aquila e di Rieti, alla Regione Abruzzo e all’Ato 2 marsicano, invitati a sensibilizzare l’amministrazione Zingaretti «al rispetto dei propri obblighi di pagamento della fornitura di acqua. In difetto, si preavvisano fin d’ora Enti e autorità in indirizzo che, nostro malgrado e per cause indipendenti alla nostra volontà (riconducibili all’inevitabile distacco dell’energia elettrica), ci vedremo costretti a interrompere la fornitura idrica in via definitiva anche in applicazione della convenzione». Pietro Guida
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