Il carabiniere abruzzese ferito lascia l'Afghanistan
Un suo amico militare: Loreto Di Loreto salvo grazie al suo fisico da toro
CASTEL DI SANGRO. Un toro dal cuore gentile. Cosi è conosciuto Loreto Di Loreto, nella base Foward operational base (Fob) "Dimonios" a Farah, in Afghanistan.Il carabiniere trentaduenne di Castel di Sangro è rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto sabato a circa due chilometri dalla base, nel settore meridionale dell'area di responsabilità del Comando regionale ovest a guida della Brigata Sassari.
Un militare esperto Loreto, carabiniere nel gruppo paracadutisti "Tuscania" di stanza a Livorno, incaricato di addestrare la locale polizia afghana e non nuovo a missioni all'estero.
In passato infatti, il carabiniere castellano ha operato per ben due volte in Kosovo, mentre recentemente era stato in Iraq.
Un toro Loreto, che dopo il ribaltamento del mezzo Lince sul quale viaggiava in torretta, insieme ad altri quattro commilitoni, ha subìto lo schiacciamento del torace con conseguenti lesioni e una spalla rotta.
Immediatamente soccorso è stato subito trasferito all'ospedale da campo americano nella provincia di Helmand, dove i medici sono riusciti ad arrestare l'emorragia interna e a stabilizzarlo.
Arrivato infatti in condizioni critiche, Loreto si è poi ripreso nella notte, anche grazie al fisico sportivo, da ex calciatore con un passato da attaccante nelle giovanili del Castel di Sangro e qualche apparizione in prima squadra nel campionato di C1 1998/1999. Un fisico da toro insomma, come conferma Antonello De Simone di Castel di Sangro, anche lui di stanza nella base "Dimonios" di Farah, come granatiere di Sardegna, che rintracciato ha confermato della bontà di quel fisico che ha probabilmente salvato la vita a Loreto.
«Non di solo fisico è fatto Loreto», spiega l'amico e paesano Antonello, «è un ragazzo tutto cuore, punto di riferimento per i suoi commilitoni e che non stava mai fermo». In attesa di sviluppi il sindaco Umberto Murolo, in costante contatto con le autorità, racconta «di essere rimasto spiacevolmente colpito da quanto accaduto, per la conoscenza diretta del giovane carabiniere, figlio di un dipendente comunale. Lo aspettiamo».
E mentre dall'Afghanistan arrivavano rassicurazioni sulle condizioni di salute di Loreto, la famiglia, prontamente assistita dal comando della legione carabinieri Abruzzo, si è messa in viaggio alla volta di Roma, da cui partirà con un volo messo a disposizione dai carabinieri per raggiungere l'ospedale americano di Ramstein in Germania.
Qui i congiunti potranno riaccogliere Loreto, che arriverà intorno alle 7.30 del mattino da Kabul dove ora si trova in attesa di partire per l'Europa. Saranno ore d'attesa anche a Castel di Sangro, dove amici e parenti stanno aspettando il suo ritorno. Andrea Barone, un cugino del carabiniere ferito, insieme al quale è cresciuto, sta infatti già pensando di organizzare una grande festa di bentornato.
Un militare esperto Loreto, carabiniere nel gruppo paracadutisti "Tuscania" di stanza a Livorno, incaricato di addestrare la locale polizia afghana e non nuovo a missioni all'estero.
In passato infatti, il carabiniere castellano ha operato per ben due volte in Kosovo, mentre recentemente era stato in Iraq.
Un toro Loreto, che dopo il ribaltamento del mezzo Lince sul quale viaggiava in torretta, insieme ad altri quattro commilitoni, ha subìto lo schiacciamento del torace con conseguenti lesioni e una spalla rotta.
Immediatamente soccorso è stato subito trasferito all'ospedale da campo americano nella provincia di Helmand, dove i medici sono riusciti ad arrestare l'emorragia interna e a stabilizzarlo.
Arrivato infatti in condizioni critiche, Loreto si è poi ripreso nella notte, anche grazie al fisico sportivo, da ex calciatore con un passato da attaccante nelle giovanili del Castel di Sangro e qualche apparizione in prima squadra nel campionato di C1 1998/1999. Un fisico da toro insomma, come conferma Antonello De Simone di Castel di Sangro, anche lui di stanza nella base "Dimonios" di Farah, come granatiere di Sardegna, che rintracciato ha confermato della bontà di quel fisico che ha probabilmente salvato la vita a Loreto.
«Non di solo fisico è fatto Loreto», spiega l'amico e paesano Antonello, «è un ragazzo tutto cuore, punto di riferimento per i suoi commilitoni e che non stava mai fermo». In attesa di sviluppi il sindaco Umberto Murolo, in costante contatto con le autorità, racconta «di essere rimasto spiacevolmente colpito da quanto accaduto, per la conoscenza diretta del giovane carabiniere, figlio di un dipendente comunale. Lo aspettiamo».
E mentre dall'Afghanistan arrivavano rassicurazioni sulle condizioni di salute di Loreto, la famiglia, prontamente assistita dal comando della legione carabinieri Abruzzo, si è messa in viaggio alla volta di Roma, da cui partirà con un volo messo a disposizione dai carabinieri per raggiungere l'ospedale americano di Ramstein in Germania.
Qui i congiunti potranno riaccogliere Loreto, che arriverà intorno alle 7.30 del mattino da Kabul dove ora si trova in attesa di partire per l'Europa. Saranno ore d'attesa anche a Castel di Sangro, dove amici e parenti stanno aspettando il suo ritorno. Andrea Barone, un cugino del carabiniere ferito, insieme al quale è cresciuto, sta infatti già pensando di organizzare una grande festa di bentornato.
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