Il Centro turistico deve 100mila euro a otto dipendenti
Lo ha stabilito il giudice del lavoro accogliendo il ricorso sugli indennizzi per gli straordinari fatti di notte
AQUILA. Una sentenza che andrà a pesare non poco sulle casse del Centro turistico del Gran Sasso è stata depositata nei giorni scorsi nella cancelleria del giudice del lavoro. Infatti il giudice Annamaria Tracanna ha accolto un ricorso presentato da otto dipendenti i quali rilendicavano delle spettanze arretrate che complessivamente ammontano a oltre 100mila euro. Si tratta di un caso giudiziario che è stato avviato dieci anni fa. Alla base del ricorso, in particolare, c’erano delle differenze retributive riguardanti il lavoro notturno fatto dai ricorrenti. Le differenze in questione erano riferite non solo alla rivendicazione squisitamente salariale ma anche all’aspetto contributivo oltre che alla rivalutazione nel tempo delle somme posto che la vertenza è stata iniziata circa dieci anni fa. Il lavoro in questione è quello svolto nei turni notturni straordinari che sono compresi dalle ore 17 alle otto della mattina successiva. Nel corso delle varie udienze che in un anno si sono susseguite l’azienda ha sostenuto che comunque i pagamenti erano stati fatti nella maniera corretta ma il giudice ha dato ragione alle tesi dei ricorrenti assistiti dall’avvocato Carlo Ghizzoni, esperto di diritto del lavoro ed ex collaboratore del vice ministro Michel Martone. Al di là del fatto che la sentenza verrà sicuramente impugnata in secondo grado l’aspetto pesante per il Centro turistico è che essa è immediatamente esecutiva per cui i ricorrenti già ora attendono le spettanze. Comunque la vertenza andrà a finire il Centro turistico Gran Sasso rappresenta uno dei punti di forza del rilancio dell’economia aquilana. Non è un caso che solo sei mesi fa la giunta comunale ha approvato una variazione di bilancio propedeutica alla attuazione del progetto di una nuova illuminazione per un costo di opera di circa 300mila euro. L’impianto sarà utilizzato per illuminare la linea che va da Fonte Cerreto a Campo Imperatore. Questo consentirà alla funivia di funzionare anche in notturna con delle corse regolari oltre le 17 ma anche per interventi di emergenza. Da parte degli amministratori comunali e dell’azienda non esiste nessun dubbio circa le potenzialità del bacino montano. Attraverso il piano di area sarà possibile potenziare le strutture già esistenti e l’azione di marketing. Inoltre nei mesi scorsi il Comune dell’Aquila ha comprato tre nuovi mezzi che serviranno quando la stagione sarà aperta a sgomberare dalla neve la zona di Fonte Cerreto. Le intenzioni sono buone, dunque, come ha più volte annunciato lo stesso sindaco dell’Aquila. Tuttavia è il bilancio la palla al piede del Centro Turistico. Bisognerà esaminare bene il bilancio visto che il Centro Turistico del Gran Sasso ha un debito di sette milioni, conti che dovranno essere quadrati anche per agevolare il processo di privatizzazione di cui si parla ta tempo ma anche non è stato ancora attuato in maniera concreta. L’ingresso di un nuovo socio è qualcosa atteso da tempo ma finora non è mai stato dati alcun annuncio ufficiale al riguardo da parte della municipalità. Certo è che una sentenza che obbliga il sodalizio a pagare almeno centomila euro, per quanto appellabile, non lascia certamente indurre all’ottimismo. Si attendono sviluppi entro fine dell’estate.©RIPRODUZIONE RISERVATA