Il ciak con Clooney ferma la città
Migliaia di curiosi in piazza, ressa durante la passeggiata con la Canalis
SULMONA. Ciak, Clooney gira, mezza città si ferma. Tutto come da copione per le riprese del film «L’Americano». Anche la passeggiata con tanto di fan all’inseguimento che il divo americano ha fatto, mano nella mano, con la sua Elisabetta Canalis.
SALUTI DEL SINDACO. Il primo giorno delle riprese cittadine della spy story che sarà nei cinema del mondo fra 18 mesi - George Clooney nei panni di un serial killer inventore di armi - mobilita Sulmona e non solo. Tanto che anche il sindaco Fabio Federico dà il benvenuto mattutino alla star.
SVEGLIA ALL’ALBA. Alle 6 le comparse si ritrovano per avere le consegne: vietati telefonini e macchine fotografiche. Quindi si passa nella sala trucco al cinema Pacifico.
CIAK CON INTRUSA. Alle 8 iniziano le riprese. Clooney scende la scalinata dell’acquedotto svevo, si dirige al mercato. Un’anziana entra in scena, inavvertitamente. Il regista Anton Corbijn interrompe il ciak. Clooney sorride alla donna e l’aiuta a salire i gradini. Poi si riprende, prima di spostarsi tra le bancarelle. Per l’occasione ne sono state «requisite» 41. Nel resto della piazza l’attività degli ambulanti dovrebbe essere regolare. Ma presto ci si accorge che gli affari sono pochi e tutto l’interesse è per il set. «All right, si gira, pronti, azione»: Corbijn detta gli ordini. Ma i gridolini delle fan disturbano le riprese. Allora si decide di «blindare» la scena. Entrano in azione anche 40 poliziotti, carabinieri, vigili urbani e una decina di bodyguard.
LA RESSA IN PIAZZA. Aumenta col passare delle ore. In migliaia invadono piazza Garibaldi. Si continuano a girare le scene. Niente che tolga il fiato. Clooney, insieme all’attrice olandese Thekla Reuten, fa la spesa da una venditrice di formaggi locali.
SOSIA E MOGLIE GELOSA. Le prove proseguono ed entrano sul set anche le controfigure. Il primo sosia è Tiziano Buccarello, negoziante di abbigliamento nel quartiere romano di Monte Mario. Quello «nostrano» si chiama Roberto Gentile, vice commissario di polizia penitenziaria e consigliere comunale. Che col film ha avuto un lampo di notorietà. «Non nascondo di essere gelosa», afferma la moglie Sara rimasta a osservare da dietro le transenne.
ECCO LA CANALIS. A mezzogiorno irrompe sul set anche Elisabetta Canalis. Jeans e stivali, sguardo imbronciato. Si ferma al bar in attesa del suo George. E quando l’attore arriva se ne vanno a pranzo. Mano nella mano passeggiano in via Federico II, col codazzo di guardie del corpo e fan. Dopo la pausa si riprende a girare nella parte di mercato rimasta per il set. Fino alle 18,35. Con la folla che cresce di ora in ora, blocca il traffico e va in delirio quando Clooney si ferma a dispensare autografi.
UN PO’ DI CONTI. Agli ambulanti-attori va un compenso di 250 euro. Stessa cifra alla trentina di negozi che si è prestata per le scene. Le comparse, circa 300 ieri, percepiscono 78 euro. Cinquantamila euro il costo del primo giorno di riprese a Sulmona. Oggi e domani si prosegue. Con ciak alle Poste, nei vicoli e in via Stazione Introdacqua. Da sabato la troupe gira a Castel del Monte. Ma Clooney e Canalis non lasceranno Sulmona. Dove sognano le nozze.
UN NOBILE ALLOGGIO. Ogni sera torneranno nell’appartamento nobile affittato alla Grancia dei celestiniani, l’ex monastero di Santa Lucia del XIII secolo. Il proprietario Antonio Donatelli continua a ricevere telefonate di quanti vorrebbero incontrare la coppia più paparazzata del momento. Donatelli risponde sempre con garbo: «Non so niente». Anche questo mistero fa parte del copione.
BACI RUBATI. E sono nel copione anche i baci fra George Clooney e Violante Placido, altra protagonista femminile del film. Baci immortalati dal settimanale «Chi» durante le riprese nelle suggestive gole del fiume Aterno.
SALUTI DEL SINDACO. Il primo giorno delle riprese cittadine della spy story che sarà nei cinema del mondo fra 18 mesi - George Clooney nei panni di un serial killer inventore di armi - mobilita Sulmona e non solo. Tanto che anche il sindaco Fabio Federico dà il benvenuto mattutino alla star.
SVEGLIA ALL’ALBA. Alle 6 le comparse si ritrovano per avere le consegne: vietati telefonini e macchine fotografiche. Quindi si passa nella sala trucco al cinema Pacifico.
CIAK CON INTRUSA. Alle 8 iniziano le riprese. Clooney scende la scalinata dell’acquedotto svevo, si dirige al mercato. Un’anziana entra in scena, inavvertitamente. Il regista Anton Corbijn interrompe il ciak. Clooney sorride alla donna e l’aiuta a salire i gradini. Poi si riprende, prima di spostarsi tra le bancarelle. Per l’occasione ne sono state «requisite» 41. Nel resto della piazza l’attività degli ambulanti dovrebbe essere regolare. Ma presto ci si accorge che gli affari sono pochi e tutto l’interesse è per il set. «All right, si gira, pronti, azione»: Corbijn detta gli ordini. Ma i gridolini delle fan disturbano le riprese. Allora si decide di «blindare» la scena. Entrano in azione anche 40 poliziotti, carabinieri, vigili urbani e una decina di bodyguard.
LA RESSA IN PIAZZA. Aumenta col passare delle ore. In migliaia invadono piazza Garibaldi. Si continuano a girare le scene. Niente che tolga il fiato. Clooney, insieme all’attrice olandese Thekla Reuten, fa la spesa da una venditrice di formaggi locali.
SOSIA E MOGLIE GELOSA. Le prove proseguono ed entrano sul set anche le controfigure. Il primo sosia è Tiziano Buccarello, negoziante di abbigliamento nel quartiere romano di Monte Mario. Quello «nostrano» si chiama Roberto Gentile, vice commissario di polizia penitenziaria e consigliere comunale. Che col film ha avuto un lampo di notorietà. «Non nascondo di essere gelosa», afferma la moglie Sara rimasta a osservare da dietro le transenne.
ECCO LA CANALIS. A mezzogiorno irrompe sul set anche Elisabetta Canalis. Jeans e stivali, sguardo imbronciato. Si ferma al bar in attesa del suo George. E quando l’attore arriva se ne vanno a pranzo. Mano nella mano passeggiano in via Federico II, col codazzo di guardie del corpo e fan. Dopo la pausa si riprende a girare nella parte di mercato rimasta per il set. Fino alle 18,35. Con la folla che cresce di ora in ora, blocca il traffico e va in delirio quando Clooney si ferma a dispensare autografi.
UN PO’ DI CONTI. Agli ambulanti-attori va un compenso di 250 euro. Stessa cifra alla trentina di negozi che si è prestata per le scene. Le comparse, circa 300 ieri, percepiscono 78 euro. Cinquantamila euro il costo del primo giorno di riprese a Sulmona. Oggi e domani si prosegue. Con ciak alle Poste, nei vicoli e in via Stazione Introdacqua. Da sabato la troupe gira a Castel del Monte. Ma Clooney e Canalis non lasceranno Sulmona. Dove sognano le nozze.
UN NOBILE ALLOGGIO. Ogni sera torneranno nell’appartamento nobile affittato alla Grancia dei celestiniani, l’ex monastero di Santa Lucia del XIII secolo. Il proprietario Antonio Donatelli continua a ricevere telefonate di quanti vorrebbero incontrare la coppia più paparazzata del momento. Donatelli risponde sempre con garbo: «Non so niente». Anche questo mistero fa parte del copione.
BACI RUBATI. E sono nel copione anche i baci fra George Clooney e Violante Placido, altra protagonista femminile del film. Baci immortalati dal settimanale «Chi» durante le riprese nelle suggestive gole del fiume Aterno.