L'AQUILA
Il Maxxi apre le porte, Franceschini: "E' un motivo d'orgoglio nazionale" / VIDEO
Il ministro della Cultura all'inaugurazione del museo a palazzo Ardinghelli in piazza Santa Maria Paganica: "C'è un motivo in più per visitare la città"
L'AQUILA. Dario Franceschini, apre le porte del Maxxi L’Aquila. A palazzo Ardinghelli in piazza Santa Maria Paganica è stata inaugurata la struttura alla presenza del ministro della Cultura. "E' un altro momento di rinascita per la città dell'Aquila", le parole di Franceschini, "una bella storia di condivisione nazionale e internazionale. Quando L'Aquila ospitò il G8, Silvio Berlusconi chiese ai Paesi partecipanti di dare un segnale che per fortuna è arrivato da molti, in particolare dalla Federazione russa, qui rappresentata dall'ambiascitore che ringrazio vivamente. E' straordinario vedere l'incrocio tra il restauro perfetto operato dalle strutture del ministero e la presenza di opere contemporanee meravigliose donate da grandi artisti. Il Maxxi è uno dei motivi per venire a visitare la città, è una storia di orgoglio nazionale di cui tutti dobbiamo essere fieri".
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"All'Aquila la ricostruzione va avanti, ma non bisogna fermarsi, come subito dopo il terremoto l'attenzione deve restare alta", aggiunge Franceschini che punta il dito sulla chiesa di Santa Maria Paganica, altro mirabile monumento che si affaccia sulla stessa piazza e le cui rovine, ancora transennate, fa notare il ministro, "sono il segno che qualcosa non funziona". Prima di lui il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, aveva lanciato un pubblico appello proprio per quella chiesa. E proposto un concorso internazionale per il suo restauro. "Invitiamo i dieci studi di architettura migliori al mondo", aveva chiesto il primo cittadino, "chiediamo a loro una soluzione ". L'idea al ministro non dispiace: "Bella l'idea di un concorso", dice Franceschini, "mettiamoci intorno un tavolo e ragioniamo. Proprio oggi pomeriggio approveremo il decreto Semplificazioni, servirà ad evitare situazioni come queste in cui i soldi ci sono ma non si riescono a spendere". Quanto al concorso per Santa Maria Paganica, "vorrei coinvolgere anche il Maxxi con i suoi architetti", conclude il ministro, "uniamo i due lati di questa piazza e faremo qualcosa di grande per l'Aquila".
Presenti Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi L’Aquila, Margherita Guccione, direttrice Maxxi Architettura, Hou Hanru, direttore artistico, Pietro Barrera, segretario generale della struttura, Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, Sergey Razov, ambasciatore della Federazione russa in Italia, e l'assessore regionale allo Sport Guido Quintino Liris.
Il settecentesco Palazzo Ardinghelli, riportato al suo antico splendore grazie ai 7 milioni di euro donati nel 2009 dalla Federazione russa, racconta tutta l'energia del nuovissimo Maxxi L'Aquila. "Non è una sede distaccata, questo è il Maxxi", sottolinea la presidente Giovanna Melandri, spiegando il progetto di un museo che ambisce ad essere "laboratorio, propulsore di cultura, arte, contatti internazionali e con il territorio". Qui all'Aquila, promette, "porteremo i gioielli della collezione nazionale e tutte le anime del Maxxi che a Roma inaugurammo proprio il 28 maggio di 11 anni fa". Accanto a lei il ministro della Cultura Franceschini, "il primo ad avere l'idea di ospitare nel palazzo restaurato un grande museo". E che oggi applaude il lavoro fatto, l'incredibile restauro, l'allestimento della mostra, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione non a caso intitolata Punto di equilibrio, con le installazioni donate da 8 grandi artisti contemporanei, da Elisabetta Benassi a Paolo Pellegrin, da Stefano Cerio a Daniela De Lorenzo, fino alla giovane russa Anastasia Potemkina, che dialogano con tanti super maestri già nella collezione del museo romano, da Cattelan a Boetti, da Toyo Ito a Piero Manzoni e Maria Lai.
Entusiasta l’assessore regionale Guido Liris. “I due eventi che hanno contrassegnato la giornata odierna all’Aquila, l’inaugurazione del Maxxi e l’insediamento ufficiale del Nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri, sono legati da un filo comune che abbraccia significati molto profondi: il recupero e la valorizzazione dei tesori del territorio, i concetti di legalità e di rispetto, la prospettiva di una città europea che sappia affiancare alle sue bellezze un’idea precisa di come fruirne correttamente e di come preservarne nel tempo la straordinarietà. Da rappresentante delle istituzioni, da aquilano e abruzzese sono orgoglioso di quanto si è riusciti a fare”.