Il medico Cinque: «Hanno incastrato uno che paga per tutti»

«Vogliamo sapere quali sono le responsabilità, altrimenti per quale ragione sono volati in cielo questi angeli?». Così il presidente dell’Associazione 309 Martiri, nata dopo il sisma del 2009 all’Aqui...

«Vogliamo sapere quali sono le responsabilità, altrimenti per quale ragione sono volati in cielo questi angeli?». Così il presidente dell’Associazione 309 Martiri, nata dopo il sisma del 2009 all’Aquila, Massimo Cinque, dopo la sentenza d’Appello per gli ex componenti della Grandi rischi. Cinque, pediatra, la notte del 6 aprile 2009 perse la moglie e due figli nel crollo di uno stabile in via Campo di Fossa. Ecco cosa dice dell’unico tra i membri della Commissione condannato a due anni dalla Corte d’Appello dell’Aquila, l’ex capo della Protezione Civile e presidente dell’Ispra Bernardo De Bernardinis: «Hanno incastrato uno che ha pagato per tutti. Spero possa dire quello che sa, la città è indignata e attende giustizia».

«C’è qualcosa che non va nel processo», dice ancora, «perché come si possono dare sei anni in primo grado e poi cancellare tutto, escluso un caso. O qualcuno ha sbagliato prima o qualcuno dopo. Delle due l’una. Credo che qualcuno la mattina si debba guardare allo specchio e mettersi la mano sulla coscienza perché queste persone hanno sulla coscienza 309 morti».

«Già era sonnolenta di suo, ora con questo nuovo colpo in testa reagirà ancora meno», è il laconico commento dell’avvocato Roberto Madama, legale di un’associazione cittadina. I commenti dei cittadini fotografano bene il sentimento vero della città. «Ormai sono garantisti solo per i delinquenti», dice infatti Adriano, che nel sisma del 6 aprile 2009 ha perso fratello e nipote.