Il Papa agli aquilani: «Jemo ’nnanzi»

3 Aprile 2014

Il pontefice in piazza San Pietro saluta i pellegrini dell’associazione parlando in dialetto: «Avanti con la ricostruzione»

L’AQUILA. «Jemo ’nnanzi, andiamo avanti nella ricostruzione». Le parole di Papa Francesco – le prime pronunciate in pubblico dal pontefice sulla tragedia aquilana del 6 aprile 2009 – vengono accolte da applausi e lacrime tra i componenti del gruppo di azione civica «Jemo ’nnanzi» che ha portato all’udienza generale del pontefice in Piazza San Pietro lo striscione tricolore di 99 metri già esposto all’Aquila. E così, dopo il celebre «Damose da fa’, volemose bene: semo romani» di Papa Wojtyla, anche Bergoglio ha voluto riservare una calorosa espressione di vicinanza, stavolta a tutti gli aquilani. E l’ha fatto parlando in dialetto, il che ha accresciuto l’immediatezza del messaggio e, dunque, la sua capacità di penetrare nel cuore di ciascun aquilano a tre giorni dal quinto anniversario del terremoto.

Queste le parole pronunciate dal pontefice nel suo saluto agli aquilani: «Un pensiero speciale rivolgo al gruppo Jemo ’nnanzi dell’Aquila. Jemo nnanzi, eh, andiamo avanti. A cinque anni dal terremoto che ha devastato la vostra città mi unisco alla preghiera per le numerose vittime e affido alla protezione della Madonna di Roio quanti ancora vivono nel disagio. Incoraggio tutti a tenere viva la speranza. La ricostruzione delle abitazioni si accompagni a quella delle chiese, che sono case di preghiera per tutti e del patrimonio artistico a cui è legato il rilancio del territorio. Jemo ’nnanzi». E subito si è levato un grido: «Grazie, Santo Padre», pronunciato dalla tribuna, dove una delegazione aquilana attendeva di essere ammessa al saluto. Il Papa ha sorriso, guardando in quella direzione. Il responsabile del gruppo, Cesare Ianni, ha donato al pontefice una maglietta bianca con le scritte «Jemo ’nnanzi» e «Papa France’». Ianni ha salutato il Papa trattenendosi con lui per alcuni minuti e gli ha detto: «Santo Padre, noi l’aspettiamo all’Aquila».

Le parole partite dal cuore della cristianità e risuonate in tutto il mondo hanno fatto in un attimo il giro del web, ispirando, tra gli altri, anche l’artista aquilano Mimmo Emanuele, che ha realizzato un ritratto del pontefice.

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