Il Pd: tolti all’Abruzzo 500 milioni
«Berlusconi e Chiodi hanno tagliato i fondi delle opere volute da Prodi».
PESCARA. Altro che rilancio dello sviluppo regionale con un mega piano di infrastrutture. Il centrodestra ha cancellato l’Abruzzo e quei fondi che il centrosinistra con il governo Prodi aveva messo a disposizione». Eccoli con ritrovato smalto i dirigenti del Partito democratico abruzzese che ieri nella sede del Consiglio regionale a Pescara hanno organizzato un attacco in grande stile al Pdl. Motivo della conferenza stampa che ha visto presenti i parlamentari: il senatore Giovanni Legnini, i deputati Lanfranco Tenaglia e Vittoria D’Incecco, i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro, Giuseppe Di Pangrazio, Claudio Ruffini, Franco Caramanico, Marinella Sclocco e Giuseppe Di Luca, e in giacca e cravatta il segretario Silvio Paolucci; è il taglio dei fondi per le grandi infrastrutture fatto dal governo Berlusconi, «drammatico taglio» fatto nel silenzio della giunta del presidente Chiodi. «Continua l’inganno permanente operato dal centrodestra in Regione e a livello nazionale», esordisce il capogruppo del Pd, D’Alessandro, «dei 6 miliardi di euro, neanche l’1 per cento ha copertura finanziaria.
Di questa classe dirigente non ci si può fidare. Noi manterremo vigile l’attenzione su questa e sulle altre partite importanti per il nostro territorio». «Il centrodestra», fa presente Giovanni Legnini, «continua a fare politica con l’elenco delle intenzioni e quando può finalmente passare alla politica dei fatti torna indietro». Il segretario Silvio Paolucci mentre distribuisce fotocopie con numeri e appunti ricorda. «La verità», calcola, «è che sono stati tagliati 512 milioni di euro per l’Abruzzo dal Governo Berlusconi in un anno. E mentre si annoverano 6 miliardi, si finanziano realmente 72 milioni di opere. E’ il solito imbroglio. Per l’Abruzzo, il bilancio di un solo anno è catastrofico», sottolinea Paolucci, «e intanto, nessun ente locale, oggi governate da amministrazioni di destra, alza la voce contro la chiusura della variante di Pescara della statale 16: una chiusura in pieno agosto, arrecando un danno enorme all’economia ed al traffico dell’intera zona».
La tratta ferroviaria Sulmona-Avezzano-Roma, inoltre, per gli esponenti del Pd resta scritta nel “diario delle intenzioni” del governo Chiodi. Così come il completamento della statale 261 della Subequana L’Aquila-Molino Aterno, la statale 690 Avezzano-Sora e le vasche di accumulo per impianti irrigui della Piana del Fucino. «Nonostante i proclami dell’attuale giunta regionale», ricordano i parlamentari Legnini, Tenaglia e D’Incecco, «che aveva annoverato 6 miliardi di euro per infrastrutture strategiche nella Regione Abruzzo.ieri con l’intesa quadro firmata a Palazzo Ghigi è sfumata nuovamente la possibilità di dotare la Provincia dell’Aquila di una vera rete ferroviaria e di altre importanti opere viarie. «E’ ingiusto», dice il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, «quello che è accaduto martedì a Roma.
Con un colpo di spugna, il Governo ha cancellato milioni di euro per l’Abruzzo, compromettendo enormemente lo sviluppo infrastrutturale della provincia dell’Aquila». «Un taglio spropositato», racconta Di Pancrazio, «è stato registrato per le vasche di accumulo per impianti irrigui della Piana del Fucino; si tratta di oltre 99 milioni di euro accantonati fino al 2013 che potevano servire all’agricoltura abruzzese».
Di questa classe dirigente non ci si può fidare. Noi manterremo vigile l’attenzione su questa e sulle altre partite importanti per il nostro territorio». «Il centrodestra», fa presente Giovanni Legnini, «continua a fare politica con l’elenco delle intenzioni e quando può finalmente passare alla politica dei fatti torna indietro». Il segretario Silvio Paolucci mentre distribuisce fotocopie con numeri e appunti ricorda. «La verità», calcola, «è che sono stati tagliati 512 milioni di euro per l’Abruzzo dal Governo Berlusconi in un anno. E mentre si annoverano 6 miliardi, si finanziano realmente 72 milioni di opere. E’ il solito imbroglio. Per l’Abruzzo, il bilancio di un solo anno è catastrofico», sottolinea Paolucci, «e intanto, nessun ente locale, oggi governate da amministrazioni di destra, alza la voce contro la chiusura della variante di Pescara della statale 16: una chiusura in pieno agosto, arrecando un danno enorme all’economia ed al traffico dell’intera zona».
La tratta ferroviaria Sulmona-Avezzano-Roma, inoltre, per gli esponenti del Pd resta scritta nel “diario delle intenzioni” del governo Chiodi. Così come il completamento della statale 261 della Subequana L’Aquila-Molino Aterno, la statale 690 Avezzano-Sora e le vasche di accumulo per impianti irrigui della Piana del Fucino. «Nonostante i proclami dell’attuale giunta regionale», ricordano i parlamentari Legnini, Tenaglia e D’Incecco, «che aveva annoverato 6 miliardi di euro per infrastrutture strategiche nella Regione Abruzzo.ieri con l’intesa quadro firmata a Palazzo Ghigi è sfumata nuovamente la possibilità di dotare la Provincia dell’Aquila di una vera rete ferroviaria e di altre importanti opere viarie. «E’ ingiusto», dice il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, «quello che è accaduto martedì a Roma.
Con un colpo di spugna, il Governo ha cancellato milioni di euro per l’Abruzzo, compromettendo enormemente lo sviluppo infrastrutturale della provincia dell’Aquila». «Un taglio spropositato», racconta Di Pancrazio, «è stato registrato per le vasche di accumulo per impianti irrigui della Piana del Fucino; si tratta di oltre 99 milioni di euro accantonati fino al 2013 che potevano servire all’agricoltura abruzzese».