Il pm Mancini: ricostruire le coscienze

Definito il programma del convegno di sabato col presidente del Senato Grasso. Presenti gli studenti delle superiori

L’AQUILA. «Non una giornata di commemorazione, ma l’occasione per parlare di ricostruzione delle coscienze».

Così il sostituto procuratore della Repubblica David Man cini, presidente della giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati, ha presentato il convegno «Ricostruiamo la legalità... partendo dall’Aquila» che si terrà sabato, nel giorno del quarto anniversario del sisma che ha devastato la città e ucciso 309 persone. Un incontro che vedrà la partecipazione del neo presidente del Senato Pie tro Grasso, che fino a qualche mese fa ha ricoperto l’incarico di procuratore nazionale antimafia. Ma non solo. Oltre a Grasso, all’appuntamento che si terrà all’Auditorium del Parco del Castello (a partire dalle 9), è prevista la partecipazione dei giornalisti Gian Antoni o Stella e Carlo Bonini, del procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera (l’associazione per la lotta contro tutte le mafie) che ha promosso l’iniziativa insieme all’Associazione nazionale magistrati. Il tutto con il patrocinio del Comune.

«Non sarà una giornata di commemorazione e di cerimonie solenni», ha ripetuto Mancini. «Si tratta di un incontro, nonostante la presenza del presidente del Senato non ingessato in protocolli istituzionali, che dovrà servire a far riflettere sul fatto che la ricostruzione di una comunità non passa solo attraverso la sistemazione (seppur necessaria) degli edifici danneggiati dal sisma». E sarà anche un momento di confronto con le nuove generazioni, considerata la presenza degli studenti di alcune scuole superiori cittadine e della media di San Demetrio.

Il sostituto procuratore ha auspicato l’avvio di «un confronto con le giovani generazioni che più di altre», ha aggiunto, «avvertono il disagio sociale. Un disagio all’Aquila ancora più palpabile, perché aggravato dal disastro provocato dal terremoto che ha spazzato via il “cuore” della città. Ma i giovani sono anche quelli che possono dare un maggior contributo alla rinascita delle coscienze. L’Aquila è una città dilaniata. Un luogo dove il mancato rispetto delle regole della legalità (commette un crimine anche chi chiede un contributo per lavori mai eseguiti), rischia di intaccare – più che altrove – l’interesse comune».

All’Auditorium verrà allestita anche una mostra fotografica che in futuro troverà collocazione nella nuova sede del tribunale. L’incontro si aprirà con la proiezione di un filmato del giovane regista Francesco Paolucci e con l’esibizione degli allievi del conservatorio «Casella».

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