Il reparto chiude per ferie
Diabetologia senza medico per 4 giorni sotto Natale
SULMONA. I malati di diabete in cura all'ospedale sulmonese dovranno fare più attenzione del solito alla dieta nel periodo natalizio. Dal 27 al 30 dicembre, infatti, il reparto di diabetologia chiuderà per ferie. O meglio per consentire il riposo all'unica dottoressa in servizio, che non si ferma da diversi mesi. Pesante la condanna del Tribunale per i diritti del malato all'indirizzo della Asl.
Le accuse non sono dirette certamente al personale, viste le carenze di organico. Ancora una volta, l'ospedale sulmonese apporrà su un reparto il cartello di "chiuso per ferie", come se malattie e patologie potessero andare in vacanza. Prima di diabetologia era toccato a luglio a oncologia, quando l'unico medico rimasto - dopo il pensionamento del primario - era andato in ferie per due settimane. Appena il mese dopo era stata la volta di neurologia, dove la porta del reparto al secondo piano dell'ala vecchia recitava: "Il reparto è chiuso per ferie dal primo al 20 agosto. Arrivederci e grazie"
La chiusura per ferie dei servizi e compartimenti, quindi, è ormai diventata una pratica usuale per la Asl provinciale, dove le carenze di personale impongono tale scelta come ultima possibilità per consentire le ferie maturate ai dipendenti. Ed è proprio nei periodi festivi, dall'estate al Natale (come quest'anno) che i problemi di sotto organico si traducono in vere e proprie emergenze. Se, infatti, nella gestione quotidiana le carenze vengono gestite alla meno peggio, con inevitabili conseguenze sulle liste d'attesa e sulla qualità dei servizi, durante i periodi festivi scatta l'urgenza.
Duro Edoardo Facchini, responsabile regionale del Tribunale per i diritti del malato, che torna a stigmatizzare le scelte della Asl. «Purtroppo non è più una pratica inusuale la chiusura dei reparti nel nostro ospedale, ma nel 2011 resta inammissibile», critica Facchini, «e le persone non devono abituarsi a questo stato di cose, ma devono pretendere servizi efficienti durante tutto l'anno. La sanità e la salute sono un diritto inalienabile, che non può fare i conti con le ferie dei dipendenti, che per noi restano sacrosante. Chiaro che i vertici della Asl non sono in grado di gestire il personale. In più, è proprio in queste circostanze che purtroppo le nostre richieste di nuove assunzioni assumono un carattere di urgenza e priorità». Sono circa tremila i pazienti seguiti dal reparto di diabetologia del Santissima Annunziata, con 250 malati in più ogni anno. Il rischio di ammalarsi di diabete aumenta tra i 45 e i 65 anni. Giorni fa la città aveva mancato l'appuntamento annuale con le due giornate mondiali dedicate alla prevenzione del diabete, scatenando le proteste di malati e cittadini.
Le accuse non sono dirette certamente al personale, viste le carenze di organico. Ancora una volta, l'ospedale sulmonese apporrà su un reparto il cartello di "chiuso per ferie", come se malattie e patologie potessero andare in vacanza. Prima di diabetologia era toccato a luglio a oncologia, quando l'unico medico rimasto - dopo il pensionamento del primario - era andato in ferie per due settimane. Appena il mese dopo era stata la volta di neurologia, dove la porta del reparto al secondo piano dell'ala vecchia recitava: "Il reparto è chiuso per ferie dal primo al 20 agosto. Arrivederci e grazie"
La chiusura per ferie dei servizi e compartimenti, quindi, è ormai diventata una pratica usuale per la Asl provinciale, dove le carenze di personale impongono tale scelta come ultima possibilità per consentire le ferie maturate ai dipendenti. Ed è proprio nei periodi festivi, dall'estate al Natale (come quest'anno) che i problemi di sotto organico si traducono in vere e proprie emergenze. Se, infatti, nella gestione quotidiana le carenze vengono gestite alla meno peggio, con inevitabili conseguenze sulle liste d'attesa e sulla qualità dei servizi, durante i periodi festivi scatta l'urgenza.
Duro Edoardo Facchini, responsabile regionale del Tribunale per i diritti del malato, che torna a stigmatizzare le scelte della Asl. «Purtroppo non è più una pratica inusuale la chiusura dei reparti nel nostro ospedale, ma nel 2011 resta inammissibile», critica Facchini, «e le persone non devono abituarsi a questo stato di cose, ma devono pretendere servizi efficienti durante tutto l'anno. La sanità e la salute sono un diritto inalienabile, che non può fare i conti con le ferie dei dipendenti, che per noi restano sacrosante. Chiaro che i vertici della Asl non sono in grado di gestire il personale. In più, è proprio in queste circostanze che purtroppo le nostre richieste di nuove assunzioni assumono un carattere di urgenza e priorità». Sono circa tremila i pazienti seguiti dal reparto di diabetologia del Santissima Annunziata, con 250 malati in più ogni anno. Il rischio di ammalarsi di diabete aumenta tra i 45 e i 65 anni. Giorni fa la città aveva mancato l'appuntamento annuale con le due giornate mondiali dedicate alla prevenzione del diabete, scatenando le proteste di malati e cittadini.
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