Cocullo
Il rito dei serpari viene candidato a patrimonio Unescu
COCULLO. Successo per la due giorni di studi e formazione sulla festa di San Domenico e il rito dei serpari a Cocullo. L’appuntamento targato Unesco, si è tenuto nella sala consiliare del comune...
COCULLO. Successo per la due giorni di studi e formazione sulla festa di San Domenico e il rito dei serpari a Cocullo. L’appuntamento targato Unesco, si è tenuto nella sala consiliare del comune della Valle del Sagittario. Studiosi ed esperti hanno mostrato come l’antico rito dei serpari da sempre abbinato alla festa di San Domenico, abbia tutte le carte in regola per poter candidarsi al riconoscimento come patrimonio intangibile dell’umanità dell’Unesco. Il prossimo passo, per approdare a questo importante riconoscimento è ora la compilazione, da parte dell’amministrazione comunale, della Pro loco e dell’associazione culturale Alfonso Di Nola, di specifici questionari e cataloghi per consentire al governo italiano a cui spetta di ufficializzare la richiesta formale di candidatura, di avere tutte le informazioni necessarie per presentarsi alla segreteria dell’Unesco. Inoltre, nella due giorni di studio si è prospettata la realizzazione del «percorso della devozione a San Domenico Abate», che coinvolge i comuni di 4 regioni (Abruzzo, Lazio, Umbria e Molise). Il percorso metterà in rete iniziative già esistenti, con nuove opportunità, nell'ottica della promozione di un pezzo dell'Italia centrale interna e montana, ricca di vestigia storiche e di cultura popolare e devozionale. La creazione di una griglia di «eccellenza della cultura popolare abruzzese», da finanziare da parte della Regione nell'ambito della finanziaria regionale 2014. La proposta, avanzata dal vice presidente D'Amico, sarà formalizzata nelle prossime settimane, in modo da garantire il riconoscimento a tali eccellenze e l'appannaggio finanziario necessario per la loro crescita e la loro durata nel tempo. (f.c.)
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