Il senatore Piccone resta in ospedale

Le telefonate di Alfano e Schifani. Il coordinatore del Pdl: commosso da tanto affetto

CELANO. Nuovi accertamenti clinici per il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl e sindaco di Celano. Ricoverato sabato mattina dopo aver accusato un malore ora i medici, per non lasciare nulla di intentato, vogliono approfondire gli esami clinici. Intanto, al senatore sono giunti numerosi attestati di solidarietà da ogni parte d'Italia.

Il segretario nazionale del Popolo della libertà, Angelino Alfano è stato tra i primi a informarsi delle sue condizioni, così come il presidente del Senato, Renato Schifani, il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, e il suo vice, Gaetano Quagliariello, che è amico personale di Filippo Piccone.

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lo ha chiamato quattro volte. Tra i primi a farsi vivi il vescovo dei Marsi, Pietro Santoro. Numerose le telefonate che gli sono giunte da colleghi senatori come Andrea Pastore, Fabrizio Di Stefano e Paolo Tancredi per il Pdl, Luigi Legnini del Pd. Non è mancata una chiamata del senatore Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita oggi particolarmente alla ribalta. Il reparto Utic, dove il senatore si trova ricoverato, è un via vai di familiari, amici, conoscenti. «Sono commosso per la solidarietà che mi viene testimoniata», sorride compiaciuto il sindaco di Celano, «è un bel segnale che dimostra l'attenzione nei miei confronti da parte di tanti amici e colleghi». Non manca qualche sms che il sindaco definisce «particolarmente simpatico» come quello di Alfredo Chiantini, consigliere comunale di Avezzano: "Caro senatore, non fare scherzi, altrimenti le volpi arrivano all'uva. Buona convalescenza".

Attorniato dall'affetto della sua famiglia e dai tanti consiglieri e assessori di Celano, Piccone si dice «amareggiato perché nessuno dell'opposizione a Celano si è fatto sentire. L'unico è stato il dirigente del Pd, Ermanno Natalini, che ringrazio». Piccone è stato colto da malore durante una pausa di un consiglio comunale, sabato mattina, particolarmente movimentato. Il primo cittadino paga un accumulo di stress in un periodo particolarmente intenso della sua attività politica, anche nell'imminenza dell'appuntamento elettorale del 6 e 7 maggio.

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