replica alla petizione popolare
Il sindaco: ho rispettato le regole
Il primo cittadino: riparazioni a seguito di scritte intimidatorie
SULMONA. «È una possibilità di cui possono usufruire i sindaci quando vengono lesi nelle loro proprietà private da motivazioni inerenti alla carica che ricoprono». Non si è fatta attendere la risposta di Fabio Fede rico a chi lo accusa di essersi fatto riparare la propria auto con i soldi della collettività. Da tre giorni alcuni cittadini hanno avviato una raccolta di firme per segnalare alla Corte dei conti alcune iniziative della giunta di centro destra che governa la città, che sarebbero – a detta loro – esempio di sperpero di denaro pubblico. «Nel mio caso specifico», sottolinea il sindaco, «la questura ha potuto verificare scritte intimidatorie nei miei confronti nelle immediate vicinanze dove è stata danneggiata la mia auto. La stessa cosa è avvenuta al sindaco che mi ha preceduto, il quale giustamente, ha avuto un rimborso di 28mila euro per spese legali sostenute in un procedimento giudiziario scaturito nella sua funzione di sindaco».
«Vedo che nella petizione», prosegue Federico con vena polemica, «non è stato contemplato il contributo personale che ho dato al Sulmona calcio di circa 10mila euro per permettere l’iscrizione della squadra al campionato 2009-2010».
Secondo il sindaco si tratta di un’ iniziativa messa su dai soliti avversari politici per screditare l’immagine del primo cittadino. «Se poi dobbiamo fare trasparenza completa», incalza Federico, «andiamo a controllare i nomi di tutti quelli che hanno usufruito dell’autonoma sistemazione durante il terremoto, (c’è anche un’inchiesta in corso della Guardia di finanza). E di quelli che occupano le case dell’Ater pagando un canone di 16,80 euro al mese. Case che potrebbero cedere a famiglie bisognose, con disabili, anziani e bambini».
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