Il sisma visto dai bimbi in un libro
Presentato «Vola, vola, vola!» con poesie, disegni e canzoni.
L’AQUILA. «Cara maestra, giochiamo a nascondino, così il terremoto non può trovarci»: con disegni, poesie e canzoni, i bambini dell’Aquila raccontano il sisma nel libro «Vola, vola, vola!» della Casa Editrice Marte. L’iniziativa, dell’Unicef Abruzzo, vuole dar voce al disagio, speranze e desideri dei più piccoli.
Il progetto è stato coordinato da Anna Maria Cappa Monti, presidente dell’Unicef della regione Abruzzo e ha coinvolto i bambini delle tendopoli, insieme agli alunni delle scuole dei paesi limitrofi.
Disegni e letterine, raccolti nel periodo del G8, hanno permesso ai più piccoli di elaborare il dramma vissuto ad aprile. Con questi strumenti gli studenti detto la loro sulla ricostruzione, sulle scuole più sicure, sulla vita nelle tendopoli, sul rapporto con le famiglie e con gli adulti. Alla realizzazione del libro ha contribuito il comando dei Vigili del fuoco di Lodi che, per finanziare parte della stampa, hanno realizzato un video sul terremoto, distribuendolo ad offerta libera.
Al progetto hanno contribuito la Protezione civile, l’Ufficio regionale scolastico e la Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza.
Naturalmente è stato consistente il contributo degli insegnanti delle scuole. «Sono stati per noi un punto di riferimento importante durante tutta la fase dell’emergenza», ha detto a tal proposito il direttore dell’ufficio scolastico regionale. «Siamo riusciti a coordinare attività didattiche per i 5600 alunni delle tende, anche grazie al contributo dei nostri docenti che hanno anche sacrificato il loro giorno libero, magari facendo avanti e dietro dalla costa, per lavorare». Proprio nella caserma di Coppito, quartier generale del G8, c’è stata la conferenza di presentazione, con il generale Fabrizio Lisi a fare gli onori di casa.
«Le frasi dei piccoli sono sconvolgenti nella loro semplicità», ha spiegato, «è il loro modo di descrivere un’esperienza così difficile come quella del terremoto». Indicativa la presentazione del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. «Questo libro rappresenta un vero e proprio rapporto di questi primi otto mesi o quasi», ha commentato, «un rapporto diverso da quello che possono essere le narrazioni burocratiche che facciamo noi, o quelle valutazioni che fanno i giornalisti che inevitabilmente vengono condite da tutta una serie di giudizi personali e di commenti anche di carattere strettamente politico».
«Qui abbiamo davanti un rapporto sincero», ha proseguito il sottosegretario nel suo intervento, «non è strumentalizzabile, non è nemmeno condizionabile, è l’espressione vera, viva di quello che pensano gli aquilani, tramite i personaggi innocenti che sono sicuramente anche quelli più critici e genuini verso i comportamenti degli adulti».
Il progetto è stato coordinato da Anna Maria Cappa Monti, presidente dell’Unicef della regione Abruzzo e ha coinvolto i bambini delle tendopoli, insieme agli alunni delle scuole dei paesi limitrofi.
Disegni e letterine, raccolti nel periodo del G8, hanno permesso ai più piccoli di elaborare il dramma vissuto ad aprile. Con questi strumenti gli studenti detto la loro sulla ricostruzione, sulle scuole più sicure, sulla vita nelle tendopoli, sul rapporto con le famiglie e con gli adulti. Alla realizzazione del libro ha contribuito il comando dei Vigili del fuoco di Lodi che, per finanziare parte della stampa, hanno realizzato un video sul terremoto, distribuendolo ad offerta libera.
Al progetto hanno contribuito la Protezione civile, l’Ufficio regionale scolastico e la Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza.
Naturalmente è stato consistente il contributo degli insegnanti delle scuole. «Sono stati per noi un punto di riferimento importante durante tutta la fase dell’emergenza», ha detto a tal proposito il direttore dell’ufficio scolastico regionale. «Siamo riusciti a coordinare attività didattiche per i 5600 alunni delle tende, anche grazie al contributo dei nostri docenti che hanno anche sacrificato il loro giorno libero, magari facendo avanti e dietro dalla costa, per lavorare». Proprio nella caserma di Coppito, quartier generale del G8, c’è stata la conferenza di presentazione, con il generale Fabrizio Lisi a fare gli onori di casa.
«Le frasi dei piccoli sono sconvolgenti nella loro semplicità», ha spiegato, «è il loro modo di descrivere un’esperienza così difficile come quella del terremoto». Indicativa la presentazione del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. «Questo libro rappresenta un vero e proprio rapporto di questi primi otto mesi o quasi», ha commentato, «un rapporto diverso da quello che possono essere le narrazioni burocratiche che facciamo noi, o quelle valutazioni che fanno i giornalisti che inevitabilmente vengono condite da tutta una serie di giudizi personali e di commenti anche di carattere strettamente politico».
«Qui abbiamo davanti un rapporto sincero», ha proseguito il sottosegretario nel suo intervento, «non è strumentalizzabile, non è nemmeno condizionabile, è l’espressione vera, viva di quello che pensano gli aquilani, tramite i personaggi innocenti che sono sicuramente anche quelli più critici e genuini verso i comportamenti degli adulti».