Il Teatro stabile trasferisce gli uffici a piazza Duomo
Ieri la presentazione alla città della nuova sede in centro Cialente: «A breve riavremo qui anche la Prefettura»
L’AQUILA. All’ingresso si possono ammirare gli splendidi bozzetti firmati da Santuzza Calì, per lo spettacolo di Salveti «Così è se vi pare» che il Tsa produsse e mise in scena nel 1998. Foto di scena, bozzetti e immagini della storia del Teatro stabile d’Abruzzo, che a ottobre festeggia 50 anni, decorano i corridoi e le stanze della nuova sede degli uffici. Da ieri il Teatro stabile si è trasferito in centro storico, a piazza Duomo, all’ultimo piano del palazzo Bnl.
Lasciati gli uffici del Ridotto, messi a disposizione dall’Istituzione sinfonica abruzzese, il Tsa ha festeggiato il trasferimento aprendo le porte della nuova sede alla città. Il tutto alla presenza del direttore artistico Alessandro Preziosi, del presidente Ezio Rainaldi, del suo vice Innocenzo Chiacchio, del sindaco Massimo Cialente e del vicepresidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, in rappresentanza, quest’ultimi, dei principali enti dell’assemblea dei soci del Tsa. «Tornare in centro», ha detto Cialente, «è una scelta decisiva. Tra qualche settimana tornerà anche la Prefettura, qui nell’edificio di fronte. In nove mesi abbiamo speso 185 milioni nel centro storico. La ricostruzione è una lotta contro il tempo che testimoniamo anche con questo rientro del Tsa».
È’ stato De Matteis a segnare i passaggi per il futuro: «In consiglio regionale arriverà presto un progetto di legge, condiviso con il ministero, per la tutela del Tsa. Il Teatro Stabile diverrà il punto di riferimento intorno al quale saranno tutelate anche altre istituzioni culturali. Tra un paio di mesi al massimo la legge vedrà la luce».
La Regione, nel 2013, ha finanziato il Tsa con complessivi 400mila euro: «Un impegno di spesa importante», ha sottolineato De Matteis, «ma non possiamo più affidarci a contributi “una tantum”. La legge servirà a proteggere in via definitiva l’ente teatrale abruzzese».
Il Tsa si avvia verso il terzo anno di direzione affidata a Preziosi che ieri ha più volte ringraziato i due rappresentati politici: «In questi due anni ho avuto grandi soddisfazioni nel rapporto con la politica, superando la mia naturale diffidenza, e oggi sono umanamente e artisticamente legato e riconoscente al Comune e alla Regione», ha detto il direttore.
Il Teatro stabile attende il recupero definitivo del Comunale, sua sede naturale. Lì torneranno gli uffici, ma i tempi si annunciano ancora lunghi: i lavori sono in fase di gara d’appalto, e per restituire il teatro alla città ci vorranno almeno altri tre anni di attesa.
Barbara Bologna
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