Il terremoto fa danni
Crepe in 7 edifici, anche oggi scuole chiuse
L’AQUILA. A letto con il terremoto. Sta diventando una brutta abitudine per gli aquilani, che crea panico. Le scosse di terremoto non si fermano e dopo le sette registrate lunedì, con la massima di magnitudo (4.0) da quando è in corso lo sciame, c’è n’è stata un’altra ieri notte e due ieri mattina. Vigili del fuoco e Comune sono al lavoro per verificare la stabilità degli edifici. Le scuole restano chiuse anche oggi, mentre la De Amicis è inagibile per le crepe. Ieri si è riunita la Commissione grandi rischi.
COMMISSIONE GRANDI
RISCHI. «Convivere con le caratteristiche dei territori e mantenere uno stato di attenzione, senza avere uno stato di ansia: sono gli insegnamenti da tenere a mente dopo le ripetute scosse sismiche avvertite nelle ultime ore nell’Aquilano», secondo il vice capo dipartimento della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, inviato in città dal capo del settore, Guido Bertolaso, che ieri sera ha presieduto la riunione della Commissione nazionale grandi rischi, a Palazzo Silone.
RASSICURAZIONI. «Come protezione civile», ha aggiunto De Bernardinis, «siamo a fianco di sindaci e cittadini. La comunità scientifica conferma che non c’è pericolo, perché c’è uno scarico continuo di energia; la situazione è favorevole. Questa vicenda deve insegnare due cose: convivere con territori fatti in questo modo, cioè a rischio sismico; mantenere uno stato di attenzione, senza avere uno stato di ansia». C’è da rassicurare, per quello che si può, la popolazione, soprattutto dopo le voci «di qualche imbecille», come ha precisato lo stesso Bertolaso, «che ha messo in giro possibili allarmi con scosse ancora più forti». L’Istituto nazionale di geofisica esclude la possibilità di prevedere terremoti e il concetto è ribadito dall’assessore regionale alla Protezione civile,Daniela Stati, e dal responsabile Protezione civile della prefettura dell’Aquila, Gianluca Braga.
NUOVE SCOSSE. Perché ieri L’Aquila, dopo la nottata in bianco, ha tremato ancora e nella popolazione c’è paura. Gli aquilani lunedì notte sono andati a letto con una scossa magnitudo 3.3, alle 23:57, e ieri mattina si sono risvegliati con una nuova scossa, alle 8:04, magnitudo 2.5. La terra ha tremato ancora alle 13:14 (magnitudo 2.8). Con queste ultime tre, il numero totale delle scosse in provincia sale a 179 (avvertite 41).
LE VERIFICHE. Da quarantott’ore sono al lavoro quattro squadre dei vigili del fuoco, che hanno risposto a una cinquantina di chiamate lunedì e a 65 ieri, tutte da privati cittadini, per i controlli nelle abitazioni e palazzi antichi. Da due giorni è in giro anche la Commissione del Comune, coordinata dall’assessore alle Opere pubbliche, Ermanno Lisi, e dal dirigente, Mario Di Gregorio, per verificare eventuali danni negli edifici pubblici, scuole in particolare.
I DANNI. E proprio in alcuni edifici scolastici sono state riscontrate lesioni strutturali che hanno indotto il sindaco, Massimo Cialente, a emettere due ordinanze: una di chiusura di tutte le scuole per la giornata di oggi, per permettere di completare le verifiche sui 52 edifici, dalle materne agli istituti superiori.
SCUOLA INAGIBILE. L’altra ordinanza di chiusura riguarda la scuola elementare De Amicis, a San Bernardino, dichiarata inagibile. «Sono state riscontrate lesioni strutturali al soffitto e la scuola resterà chiusa per almeno un anno, forse due», ha detto l’assessore Lisi. Nello storico edificio, sede antica dell’ospedale, sono in corso lavori al tetto. Ieri il Comune si è subito attivato per cercare una sistemazione, anche provvisoria, per gli alunni.
ALTRI DANNI. Le verifiche hanno evidenziato danni in altri edifici pubblici, con crepe strutturali alla scuola materna di Onna, gestita dalla suore, la scuola elementare di Roio e il Centro linguistico dell’Ateneo, in via Assergi. Questi tre edifici, però, non sono stati dichiarati inagibili. «Poche e lievissime lesioni si sono registrate in altri edifici, ma che non destano allarme. Oggi, dopo le verifiche, avremo un quadro completo», ha precisato Lisi. I vigili del fuoco hanno registrato danni solo in tre edifici privati, due case nel centro storico e un palazzetto in corso Vittorio. Nessuna abitazione è stata sgomberata.