Il vescovo inaugura la nuova chiesa di San Giuseppe

Avezzano, nuova era per la comunità cristiana di Caruscino

AVEZZANO. Una lunga processione ha unito idealmente la vecchia chiesa di Caruscino con il nuovo edificio sacro, segno di continuità tra passato e futuro. Il parroco don Beniamino Resta ha poi spalancato ai fedeli le porte della chiesa intitolata a San Giuseppe Artigiano, inaugurando così una nuova era per la comunità cristiana di Caruscino, quartiere di Avezzano.

Hanno atteso per anni la realizzazione della nuova chiesa, dedicata all'umile artigiano, sposo di Maria, ascoltando la parola di Gesù in un ex pollaio. Ieri pomeriggio poi, quando sono entrati nell'edificio sacro, i fedeli non hanno potuto fare a meno di esprimere gioia e devozione, ma anche gratitudine nei confronti di don Beniamino, che li ha aiutati a realizzare il loro grande sogno. La cerimonia di consacrazione e dedicazone della nuova chiesa è iniziata con un "trasloco".

I religiosi e i fedeli, infatti, hanno trasportato in processione le Reliquie dei Santi dal vecchio edificio sacro nell'altra struttura, dove erano già state collocate martedì sera le statue di San Giuseppe e della Madonna di Lourdes. Dopo l'arrivo del lungo corteo, al quale hanno preso parte il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, il sindaco Antonio Floris, i presbiteri e i seminaristi marsicani, le confraternite del quartiere, i tecnici e operatori della chiesa hanno presentato il progetto al vescovo, che poi ha benedetto ogni angolo dell'edificio. «Siamo arrivati a questa solenne e gioiosa celebrazione dopo un lungo percorso costellato di speranze, difficoltà e sacrifici», ha affermato monsignor Santoro durante l'omelia. «Questo percorso è stato sostenuto in prima persona da don Beniamino, a cui va la gratitudine della diocesi e di tutta la comunità». (e.b.)

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