Impianti da sci, stop alla vendita
Pescasseroli, l'Assifer non paga il Comune e perde la cabinovia
PESCASSEROLI. Scatta il blocco della vendita degli impianti scioviari di Costa delle Vitelle. La Gisp, che rappresenta il Comune di Pescasseroli, ha attivato le procedure per la riacquisizione della cabinovia dopo il mancato rispetto degli accordi da parte dell'Assifer, società che ha gestito nelle ultime 2 stagioni la stazione sciistica. Il blocco delle procedure di vendita ha scatenato polemiche.
L'epilogo sorprende un po' tutti: «Purtroppo è stato inevitabile e resta il nostro rammarico. Entro il 30 giugno scade il termine per la presentazione del progetto per la manutenzione straordinaria dell'area. Abbiamo fatto tutto quello che era lecito fare, ma non si può più aspettare» commenta il sindaco Nunzio Finamore. Si apre un nuovo scenario nella gestione degli impianti rilevati dalla società Assifer di Giovanni Grassi, imprenditore di origini pescasserolesi. Secondo quanto riferisce il sindaco, la società non avrebbe rispettato gli accordi contrattuali che prevedevano il pagamento di una parte in liquidi e una parte col pagamento delle rate di due mutui.
Qui sarebbe scattato l'intoppo. «La società ha assolto al pagamento in liquidi pari a circa un milione e 60mila euro. Per la copertura del costo degli impianti era previsto che l'Assifer subentrasse al Comune nelle garanzie dei due mutui accesi col Credito sportivo e la Bcc di Roma che ammontano a un totale di circa un milione e 800mila euro. Due rate sono state pagate e il resto purtroppo no». L'Assifer ha versato in totale circa 1 milione e 600mila euro alla Gisp, società partecipata al 100% dal Comune. Nei giorni scorsi i due gruppi di minoranza capeggiati da Silvano Di Pirro e Carmelo Giura avevano chiesto un consiglio straordinario sulla vicenda.
L'assemblea si è conclusa con un nulla di fatto per «l'irritualità delle domande poste che avrebbero dovuto essere oggetto di interrogazione e non inserite all'ordine del giorno dell'organo deliberante».
L'epilogo sorprende un po' tutti: «Purtroppo è stato inevitabile e resta il nostro rammarico. Entro il 30 giugno scade il termine per la presentazione del progetto per la manutenzione straordinaria dell'area. Abbiamo fatto tutto quello che era lecito fare, ma non si può più aspettare» commenta il sindaco Nunzio Finamore. Si apre un nuovo scenario nella gestione degli impianti rilevati dalla società Assifer di Giovanni Grassi, imprenditore di origini pescasserolesi. Secondo quanto riferisce il sindaco, la società non avrebbe rispettato gli accordi contrattuali che prevedevano il pagamento di una parte in liquidi e una parte col pagamento delle rate di due mutui.
Qui sarebbe scattato l'intoppo. «La società ha assolto al pagamento in liquidi pari a circa un milione e 60mila euro. Per la copertura del costo degli impianti era previsto che l'Assifer subentrasse al Comune nelle garanzie dei due mutui accesi col Credito sportivo e la Bcc di Roma che ammontano a un totale di circa un milione e 800mila euro. Due rate sono state pagate e il resto purtroppo no». L'Assifer ha versato in totale circa 1 milione e 600mila euro alla Gisp, società partecipata al 100% dal Comune. Nei giorni scorsi i due gruppi di minoranza capeggiati da Silvano Di Pirro e Carmelo Giura avevano chiesto un consiglio straordinario sulla vicenda.
L'assemblea si è conclusa con un nulla di fatto per «l'irritualità delle domande poste che avrebbero dovuto essere oggetto di interrogazione e non inserite all'ordine del giorno dell'organo deliberante».
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