Impianti sportivi, arriva la banca dati
Il censimento verrà realizzato e aggiornato attraverso una convenzione tra Regione e Coni Servizi
L’AQUILA. Al pari di Friuli, Toscana, Molise e Calabria anche l’Abruzzo avrà la propria banca dati per censire l’impiantistica sportiva pubblica e privata grazie a una convenzione stipulata tra Regione e Coni Servizi. La delibera sarà pronta tra qualche settimana e la Regione impiegherà due tranche di 40mila euro l’una per il software. La durata del monitoraggio andrà da 6 a 12 mesi e il censimento sarà da aggiornare di anno in anno. L’intesa è stata presentata ieri dal presidente del Coni regionale Enzo Imbastaro, dall’assessore all’impiantistica sportiva Bartolomeo Donato Di Matteo e dall’amministratore delegato Coni Servizi Alberto Miglietta. Presenti, tra gli altri, alcuni sindaci abruzzesi, il presidente della Figc regionale Daniele Ortolano, il delegato provinciale Coni Luciano Perazza, il presidente del Csi Abruzzo Angelo De Marcellis e il responsabile dell’ufficio regionale di educazione fisica Antonello Passacantando. Il fine è quello di avere una dettagliata mappatura degli impianti per evitarne la sovrapposizione nel territorio, ma anche per la razionalizzazione dei costi di gestione delle strutture.
«La ricerca è essenziale per avere un quadro delle realtà e delle strutture e sarà utile per la programmazione. L’attività sportiva sarà così razionalizzata e sarà necessaria la collaborazione dei Comuni», ha spiegato il presidente regionale del Coni Imbastaro.
È entrato nel dettaglio Miglietta (Coni Servizi). «Si tratta di un progetto importante perché richiede una sinergia tra una serie di realtà. L’obiettivo è avere un censimento oggettivo per l’individuazione di luoghi e discipline fornendo uno strumento di scelta per eventuali investimenti pubblici e privati. Si eviteranno le sovrapposizioni di strutture, il tutto anche in relazione alla domanda. Avremo una visione nuova su come realizzare gli impianti e come monitorare l’utenza».
Entusiasta della convenzione l’assessore Di Matteo. «Si tratta di un’innovazione importante perché è necessario adeguarsi alle esigenze per la diffusione di nuove attività sportive. Ci aspettiamo che la banca dati fornisca opportunità anche nella gestione delle strutture e che crei equilibri tra i territori interni e quelli della costa».
Alessia Lombardo
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